di Gabriele Santoro
SIENA - La Montepaschi Siena di Simone Pianigiani conquista il quinto scudetto consecutivo,
La meravigliosa creatura di Bruno Arrigoni e Andrea Trinchieri si è arresa in gara cinque, 63-61, dopo aver provato per quaranta minuti non spettacolari ma emotivamente intensi a guastare la festa senese confermando una grandissima solidità mentale. Cantù archivia un’annata fantastica da incorniciare con il ritorno in finale scudetto dopo trent’anni e la qualificazione senza turni preliminari all’Eurolega. Escluso il primo episodio della finale, in cui Siena ha dominato con la migliore prestazione offensiva dell’anno, la qualità della pallacanestro dei brianzoli ha regalato tutte partite equilibrate con l’unico successo in gara tre al Pianella. La giocata chiave della serie l’ha sfornata capitan Stonerook in gara quattro a Cantù con la tripla +7, 61-68, a un minuto dalla fine.
Cambiano i protagonisti, della Siena del 2007 ci sono solo Stonerook e Carraretto, ma l’organizzazione e la continuità progettuale della Montepaschi del presidente Ferdinando Minucci sono la garanzia di una vera dinastia sportiva. La scorsa estate la dirigenza dei toscani ha rinunciato a quattro pedine fondamentali del quintetto base con le partenze del calibro di Mc Intyre, Hawkins, Sato ed Eze. Tutti pensavano a un ridimensionamento, soprattutto a livello di Eurolega, mentre la capacità di scandagliare il mercato ha portato delle rivelazioni come Bo Mc Calebb e Rakovic con il g

La partita. Pianigiani nel turnover degli stranieri lascia fuori Jaric e Rakovic inserendo Hairston. Trinchieri rispolvera Ortner al posto del play tascabile Tabu. L’approccio alla gara della Bennet Cantù è favoloso con un Micov ritrovato: 8-0 di parziale con due triple e il controllo assoluto del ritmo. Stonerook si carica subito di due falli e il canestro è un miraggio per l’attacco dei biancoverdi bloccato (0/9 dal campo) ancora dalla difesa a zona dei canturini. Zisis dopo 6’25 rompe l’incantesimo con un tiro che danza sul ferro prima di entrare, 2-10. Cantù si pianta in attacco con gli errori di Scekic (3 palle perse), mentre Siena (3/15 al tiro) alza l’intensità difensiva e trova un po’ di confidenza con Hairston, 8-12 al 10’. L’ala statunitense (6 punti, 3/3 da2) impone la propria fisicità straripante per l’aggancio.
Micov si riscopre in versione assist man e il gioco a due con Scekic funziona, 15-22 al 15’. La difesa senese produce 9 recuperi, Cantù strappa 8 rimbalzi offensivi. Mc Calebb si accende in contropiede e sopperisce allo 0/7 da3 dei compagni, 24-24 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo Hairston (13 punti, 19 di valutazione) dà il primo vantaggio consistente, 37-32 al 27’, ma Markoishvili ferma la fuga dalla lunga distanza. Nell’ultima frazione la

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