sabato 28 luglio 2012

Outing, Vaporidis e Bosca fidanzati per sbaglio

Il Messaggero, sezione Cultura&Spettacoli pag. 27,
28 luglio 2012

di Gabriele Santoro


http://www.ilmessaggero.it/spettacoli/cinema/nicolas_vaporidis_e_andrea_bosca_fidanzati_per_sbaglio/notizie/210948.shtml

di Gabriele Santoro


ROMA – Fino a dove si è disposti a spingersi per realizzare il sogno della vita? La commedia Outing, fidanzati per sbaglio, firmata da Matteo Vicino, alle ultime settimane di riprese,rappresenta la scelta, estrema e politicamente scorretta, di due amici d’infanzia (Nicolas Vaporidis e Andrea Bosca), che per non farsi sfuggire l’occasione giusta arrivano a fingersi una coppia gay. «È un film che parla della diversità - spiega il regista - ma tengo a sottolineare il tono comico della narrazione. Sul set ci sorprendiamo spesso a ridere delle scene e delle situazioni equivoche che si vengono a creare. In questo paese quando si parla di gay, pensiamo ancora alle sorelle Bandiera: ho provato a fare qualcosa di diverso».

I trentenni Federico e Riccardo, come molti coetanei, sbarcano il lunario con vari mestieri, ma cullano il sogno di aprire un atelier di moda, che s’infrange però contro una realtà fatta di frustrazioni. La svolta è un bando della Regione Puglia, dove è ambientata la pellicola, per finanziare un’attività imprenditoriale nella moda: Riccardo rientra a Bari da Milano convinto dall’entusiasmo dell’amico Federico. Ma c’è un ultimo ostacolo da superare: il finanziamento è riservato alle coppie di fatto.

«In Italia è sempre molto acceso il dibattito sulle quote rosa - sottolinea Roberto Cipullo, produttore della Camaleo -. Il nostro obiettivo è invece far discutere su una discriminazione positiva che riguardi le coppie di fatto, svantaggiate sul lavoro e nella vita». Il budget è di due milioni di euro, senza sovvenzioni pubbliche, con il contributo del marchio Don’t Cry. La data di uscita è orientativamente il prossimo inverno. La distribuzione della Ai Entertainment, sarà quantificabile tra le duecento e trecento copie.

«Il mio personaggio vive una condizione di precarietà - racconta Vaporidis - da solo e con un fratello più piccolo a carico. E cerca di inventarsi una strada per emergere. Il legame di amicizia con Riccardo è intenso e ricco di sfumature. Affrontiamo contenuti importanti, dal peso delle differenze sociali al rifiuto delle dinamiche delle lobbies che condizionano il nostro futuro, con leggerezza e senza superficialità». L’attore romano torna anche sulle polemiche innescate da una foto da lui pubblicata su Twitter, che lo ritrae in leggins rosa durante un ciak. «Interpreto un ragazzo etero che, per sembrare gay, studia come fare e riprende alcuni comportamenti. Ma non c’è nessuna parodia e tantomeno ironizziamo sulle unioni omosessuali».

Nel film una parte fondamentale la svolgono le donne: Claudia Potenza (Lucia), fidanzata di Riccardo trapiantata a Milano; Giulia Michelini (Carlotta), una giornalista indipendente e ribelle; Camilla Ferranti (Maria Luisa), caporedattrice raccomandata e priva di capacità. Spicca l’esperienza di Massimo Ghini, direttore di un quotidiano e omosessuale non dichiarato. «Ghini è il trait d’union tra i personaggi - dice il regista - Per tutta la vita ha nascosto la propria omosessualità e userà gli aspiranti imprenditori per rivelare tutto ciò che non ha detto in precedenza».

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