Il Messaggero, sezione Tutta Roma Agenda pag. 46,
28 ottobre 2014
di Gabriele Santoro
di Gabriele Santoro
Il tema scelto per la nona edizione del
ciclo Lezioni di Storia, ideato dall'editore Laterza, promette di
attirare ancora il grande pubblico all'Auditorium Parco della Musica.
Nel corso dei nove appuntamenti domenicali in cartellone, dal sedici
novembre alla prossima primavera, storici di caratura internazionale
racconteranno i viaggi che hanno lasciato una traccia indelebile.
Città e civiltà del mondo sono madri e figlie degli scambi
economici, culturali.
Eva Cantarella inaugurerà la rassegna, dedicando la mattinata a Ulisse. Il viaggio descritto nell'Odissea assumerà la prospettiva della presa di coscienza dell’umanità della propria autonomia rispetto alle forze esterne. L'avventura dell'eroe omerico segna un passaggio fondamentale per l’acquisizione del libero arbitrio. «Il poema, letto in quest’ottica, conduce alla nascita dell’etica della responsabilità», dice la storica. Il 30 novembre sarà la volta dell’Enea virgiliano, fondatore della civiltà romana, narrato da Andrea Carandini. Barbara Frale illustrerà le connessioni tra fede e conquista militare a partire dall’ordine dei Templari, nato a Gerusalemme come conseguenza della prima crociata.
Qualche giorno in anticipo sul Natale, Franco Farinelli affronterà questioni ancora centrali attorno alla scoperta del Nuovo Mondo, dirimente per la modernità. «Quello di Colombo fu davvero uno strano andare, di cui paradossalmente più tempo passa meno di certo si conosce. Una cosa è sicura: il viaggio di Colombo ha caratteristiche uniche. Nel corso del tempo ha animato più o meno in controluce l’intera riflessione filosofica occidentale e rimane ancora oggi l’evento da cui ripartire per orientarsi nell'avventura di comprendere il mondo e il suo funzionamento», spiega.
Eva Cantarella inaugurerà la rassegna, dedicando la mattinata a Ulisse. Il viaggio descritto nell'Odissea assumerà la prospettiva della presa di coscienza dell’umanità della propria autonomia rispetto alle forze esterne. L'avventura dell'eroe omerico segna un passaggio fondamentale per l’acquisizione del libero arbitrio. «Il poema, letto in quest’ottica, conduce alla nascita dell’etica della responsabilità», dice la storica. Il 30 novembre sarà la volta dell’Enea virgiliano, fondatore della civiltà romana, narrato da Andrea Carandini. Barbara Frale illustrerà le connessioni tra fede e conquista militare a partire dall’ordine dei Templari, nato a Gerusalemme come conseguenza della prima crociata.
Qualche giorno in anticipo sul Natale, Franco Farinelli affronterà questioni ancora centrali attorno alla scoperta del Nuovo Mondo, dirimente per la modernità. «Quello di Colombo fu davvero uno strano andare, di cui paradossalmente più tempo passa meno di certo si conosce. Una cosa è sicura: il viaggio di Colombo ha caratteristiche uniche. Nel corso del tempo ha animato più o meno in controluce l’intera riflessione filosofica occidentale e rimane ancora oggi l’evento da cui ripartire per orientarsi nell'avventura di comprendere il mondo e il suo funzionamento», spiega.
L'anno nuovo si aprirà con
l'intervento di Luigi Mascilli Migliorini, che si soffermerà
sulle impressioni del Viaggio in Italia di Goethe. Spazio poi alla
rivoluzione interpretativa della natura propria del darwinismo. Il 15
febbraio Telmo Pievani parlerà dell'esperienza di navigazione e
sperimentazione marittima di Charles Darwin, propedeutica
all'elaborazione teorica.
Alessandro Portelli, muovendosi da Furore di Steinbeck, analizzerà il senso di alienazione e sradicamento insito nell'epoca della grande crisi: resistere per costruire una società più solidale. Lezioni di storia omaggerà Walter Bonatti e la squadra di scalatori da lui guidata, che rimase intrappolata nella bufera sul Frêney. Marco Albino Ferrari parte dal 14 luglio 1961, quando a Courmayeur scattò l’allarme. Sul Pilone Centrale del Frêney, la parete rocciosa più alta del Monte Bianco, la spedizione si trasforma in tragedia. Un’odissea moderna che condensa tutto il mistero dei viaggi in alta quota.
Il 19 aprile calerà il sipario con Corrado Augias, che si metterà sulle orme di Stravinskij, illustrando il suo viaggio intellettuale nella cultura cosmopolita di San Pietroburgo, Parigi, Venezia, Berlino, Londra e New York.
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