domenica 26 febbraio 2012

Basket, l'orgoglio di Roma piega la Siena dei record

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=183240&sez=HOME_SPORT&ssez=ALTRISPORT

di Gabriele Santoro

ROMA – Un pomeriggio magico per ritrovare l’affetto dei tifosi e per coltivare l’ambizione di un futuro migliore. L’Acea Roma piega, 77-76, la Montepaschi Siena dei record all’ultimo secondo e centra entrambi gli obiettivi. Il Palazzetto dello sport, finalmente stracolmo e caldissimo, osserva in apnea lo spegnersi sul ferro dell’ultima parabola di Igor Rakocevic per poi esplodere con una gioia assopita e quasi dimenticata dalle tante delusioni. La Virtus infila la terza vittoria consecutiva (non succedeva da oltre un anno) e alimenta l'ancora complessa rincorsa ai playoff.

La cura Calvani ha letteralmente trasformato la Virtus: ora in campo c’è una squadra coesa, concreta e capace di lottare. Roma disputa la partita perfetta, Siena paga le fatiche degli ultimi dieci giorni (5 gare tra Coppa Italia ed Eurolega) e lo scarso impatto dei comprimari. Nell’ultimo quarto di gioco (4/18 al tiro) crollano le percentuali di realizzazione della formazione toscana, mentre Roma non sbaglia le scelte decisive. Nel momento chiave Dedovic e Gordic, croce e delizia, sono l’antidoto allo scatenato Moss (14 punti). L’ala statunitense gela il Palazzetto con la tripla del +4, 69-73 al 37’. La guardia di proprietà del Barcellona lo rianima, 72-73. Il play bosniaco lo esalta, 75-73 a 1’46 dalla sirena. La Virtus fallisce due volte il colpo del ko con Tucker e Mc Calebb sorpassa dalla lunetta, 75-76 a 32”92 dalla fine. Datome è bravo a conquistare i liberi del controsorpasso, 77-76. Mancano 24” e Calvani decide di difendere e lasciare l'ultimo tiro a Siena. Scelta premiata dall’errore di Rakocevic.

Il confronto vive di un equilibrio costante, 43-44 al 20’, con gli allunghi di Siena e le risposte dell’Acea. La difesa romana limita il pericolo principale dell’attacco senese, Andersen (15 punti, 7/17 dal campo), con l’energia di Varnado, ottimo atleta e difensore, fondamentale a rimbalzo (37-33 per i giallorossi). E la difesa a zona sfida i tiratori della Montepaschi (10/21 da3). L’attacco capitolino trova il giusto bilanciamento dentro (18/38 da2) e fuori l’area colorata (8/18 da3), così come riesce a procurarsi molti viaggi in lunetta (17/21 contro il 10/13 dei toscani). Mc Calebb (15 punti, 5/10 al tiro) è sempre un rebus, ma ha poco spazio in contropiede. Nella sostanziosa prova corale della Virtus è difficile individuare il classico migliore. Dedovic (14 punti, 4/5 al tiro) è essenziale, ordinato, quindi determinante. Gordic (11 punti, 6 falli subiti) innesca i compagni e fa canestro. Clay Tucker (14 punti, 3/6 da3) indossa con agio i panni del leader, l’uomo da cui andare nei momenti delicati.

domenica 19 febbraio 2012

Basket, super Siena regina anche in Coppa Italia

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=182174&sez=HOME_SPORT&ssez=ALTRISPORT

di Gabriele Santoro

ROMA – Regina insaziabile e perfetta. La Montepaschi Siena conquista la quarta Coppa Italia consecutiva, mai nessuno prima era riuscito nell’impresa, e aggiunge una pagina al libro dei record: si tratta del dodicesimo trofeo nazionale dal 2008. Il remake dell’ultima finale scudetto è senza storia.

Cantù crolla, 88-71, letteralmente dominata dall’aggressività difensiva dei campioni d’Italia e dallo strapotere, tanto tecnico quanto fisico, dei lunghi David Andersen (23 punti, 7/9 da2, 2/5 da3, 7 falli subiti) e Ksistof Lavrinovic (16 punti, 5/5 da2, 6/7 ai liberi). Così come la coppia di playmaker Mc Calebb (9 punti, 4 assist)-Zisis (10 punti) almeno in Italia non ha competitori. Ma più delle qualità individuali è il sistema formidabile in cui esse si esprimono a rendere la Montepaschi difficilmente superabile (26/38 da2, 8/17 da3, 16 assist). Ora manca solo la più volte rimandata consacrazione europea, l'oggetto del desiderio Eurolega.

Il muro di tifosi biancoblu che ha riempito (7500 spettatori) il bellissimo Pala Olimpico di Torino non è bastato ad accendere la Bennet. Una formazione operaia nell’anima, profonda nelle rotazioni, ma ancora lontana dal compiere il passo che trasforma un’ottima squadra in una vincente. Non è un caso che il migliore tra i brianzoli sia il veterano inossidabile Gianluca Basile (15 punti, 5/9 da3), l’unico capace di indossare l’abito mentale richiesto da questo genere di partite.

L’andamento della Final Eight di Coppa Italia, iniziata giovedì, ha restituito l’istantanea del campionato. Siena è ancora davanti a tutti per esperienza, organizzazione e fame di vincere. Ma il distacco dalle rivali si è ridimensionato. In semifinale (67-65) l’Emporio Armani Milano ha sciupato, complici due decisioni arbitrali sbagliate, l’occasione di eliminare Siena e lanciare un segnale importante per l’appuntamento playoff.

Siena approccia la gara con una forza psicologica e fisica che mette subito all’angolo Cantù. La fluidità e la circolazione di palla, proprie del sistema di gioco costruito dal bravo Trinchieri, è strozzata (4 palle perse in 5’) dalla reattività dei senesi, maestri nello sporcare tutte le linee di passaggio. David Andersen (7 punti, 3/3 da2) è un rebus con il tiro dalla media distanza per il primo allungo, 19-10 all’8’. Pianigiani spegne la mente degli avversari, Micov, con una gabbia difensiva e annulla la pericolosità dei tiratori.

In regia Cantù non ha leadership (12 palle perse al 20’, saranno 20 alla fine) con l’ultimo arrivato Perkins (3/8 dal campo, 4 palle perse) che riesce a fare peggio dell’acerbo Cinciarini. I toscani volano, 35-23, con il lusso di centellinare Lavrinovic dalla panchina. Basile prova a dare la scossa, 35-28 al 18’, ma Andersen gela tutti sulla sirena, 44-31 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo (29-8 nella terza frazione, 11/13 al tiro per la Mps) Siena dilaga e lo fa con i comprimari. Il pretoriano del ct Carraretto e l’agonista Moss (14 punti, 4 assist) producono il break decisivo, 53-37 al 24’, prima delle due triple della coppia Thornton-Zisis, che chiudono con largo anticipo la contesa, 65-42 al 28’.

domenica 5 febbraio 2012

Basket, ecco la vera Milano. Vola Venezia

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=180145&sez=HOME_SPORT&ssez=ALTRISPORT

di Gabriele Santoro

ROMA – Ecco Milano. Dopo la figuraccia in Eurolega a Kazan e un cammino traballante (6 sconfitte nelle ultime 7 uscite) l’Olimpia griffata Armani sceglie Bologna per indossare il vestito migliore. La squadra di Scariolo reagisce alla crisi con una partita di sostanza: aggressiva in difesa, coesa nei momenti di difficoltà e precisa al tiro (52% da2 e da3). L’ultimo arrivato Bremer (15 punti, 3/3 da3) firma il sacco, 68-80, dell’Unipol Arena e riporta l'Armani al secondo posto in classifica. Siena soffre, ma passa a Caserta. Venezia continua stupire con il blitz a Cantù.

La Canadian Solar parte forte con il talento offensivo della coppia Koponen-Douglas (18 punti), 15-8 al 5’. Il centro milanese Bourousis (15 punti, 9 rimbalzi) suona la sveglia con due triple consecutive e il redivivo Nicholas (13 punti) lancia la contro fuga, 23-34 al 15’. Cook pasticcia e Poeta (18 punti) impatta, 38-38 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo il copione non cambia con rispettivi allunghi che si annullano, 55-55 al 30’. Bremer dà la leadership che finora è mancata all’Olimpia e con due triple piega Bologna, 60-70 al 38’. Antonis Fotsis (15 punti, 7/8 dal campo) ruba e vola in contropiede per la schiacciata della redenzione. L’Armani controlla a rimbalzo (41-33), ma perde ancora troppi palloni (21).

Non chiamatela più sorpresa. L’Umana Venezia è ormai una realtà consolidata del campionato. Espugnare il Pianella di Cucciago è un’impresa destinata a poche squadre. Dopo il capolavoro europeo contro il Maccabi Tel Aviv la Bennet cede nuovamente il passo, 73-78, e si allontana dalla vetta della classifica. Cantù spreca una dote di 13 punti di vantaggio, 50-37 al 22’, sotto i colpi dello scatenato Keydren Clark (33 punti). Venezia infila sei triple in sei minuti per un parziale di 28-11, 61-65 al 32’. Al 39’ è ancora parità, 71-71, poi risolve il veterano Young con il canestro più tiro libero aggiuntivo decisivo, 73-76.

La Montepaschi Siena, che in Eurolega incanta con prove da dominatrice, in campionato si trasforma: paziente, operaia e cinica controlla gli avversari, per poi piazzare il colpo del ko. Al Pala Maggiò di Caserta è un’altalena di emozioni in equilibrio costante (16-15 all’8’, 28-30 al 15’, 43-41 al 20’). Moss (11 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi) e Rakocevic (20 punti, 6/9 al tiro) allungano, 53-63 al 34’, in apertura dell’ultimo quarto. La gara sembra scivolare via, ma il folletto Andre Collins (24 punti di cui 14 nell’ultima frazione, 7/17 dal campo) ha coraggio (8 falli subiti, 8/9 ai liberi) e fiducia nei compagni (9 assist), 74-78 al 39’. Nella volata finale Siena rallenta, Collins fallisce la tripla del pareggio, 77-80, e il rimbalzo offensivo strappato da Smith (14 punti, 7 rimbalzi) non basta ad agguantare il supplementare.

Sassari non conosce soste al Pala Serradimigni
(8 vinte, 2 perse con Siena e Milano). La sempre più pericolante Vanoli Cremona, che in settimana ha inserito Jason Rich al posto di Roderick, ha un approccio morbido e viene spazzata via dalla fluidità offensiva (22 assist con uno strepitoso 17/33 da3) della formazione sarda. Travis Diener (13 punti, 9 assist) inventa, il cugino Drake (18 punti, 4/6 da3) esegue come i veterani Vanuzzo (12 punti) e Plisnic (14 punti), lunghi maestri nell’eseguire il pick and pop innescato dal play statunitense. Al 20’, 49-34, la sfida è già in archivio con un secondo periodo (26-16, 31-16, 46-25) da 27 punti e 9/16 al tiro dei padroni di casa. Cinciarini anima un tentativo, timido, di rimonta fino al -8, 84-76 al 38’.

Un Varnado in più. La neve ha fermato anche la pallacanestro nella Capitale. La gara con Montegranaro infatti è stata rinviata a mercoledì (ore 20.30 al Palazzetto). Per la Virtus, che ha inserito l’intimidatore d’area Jarvis Varnado, si tratta di una settimana chiave. Servono due successi in cinque giorni (domenica si va a Varese): il primo per allontanare la zona calda, il secondo per sperare ancora nei play-off.

Nel doppio anticipo di sabato Avellino sull’asse Green (17 punti, 6 assist)-Golemac (23 punti, 8 rimbalzi) ha sbancato Treviso controllando la rimonta della Benetton. La sconfitta rocambolesca di Casale Monferrato con Varese ha chiuso una storia di sport bellissima lunga sei anni. Il coach dei piemontesi Marco Crespi, protagonista della storica promozione nella massima serie, ha rassegnato le dimissioni.