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di Gabriele Santoro
di Gabriele Santoro
ROMA – Un pomeriggio magico per ritrovare l’affetto dei tifosi e per coltivare l’ambizione di un futuro migliore. L’Acea Roma piega, 77-76, la Montepaschi Siena dei record all’ultimo secondo e centra entrambi gli obiettivi. Il Palazzetto dello sport, finalmente stracolmo e caldissimo, osserva in apnea lo spegnersi sul ferro dell’ultima parabola di Igor Rakocevic per poi esplodere con una gioia assopita e quasi dimenticata dalle tante delusioni. La Virtus infila la terza vittoria consecutiva (non succedeva da oltre un anno) e alimenta l'ancora complessa rincorsa ai playoff.
La cura Calvani ha letteralmente trasformato la Virtus: ora in campo c’è una squadra coesa, concreta e capace di lottare. Roma disputa la partita perfetta, Siena paga le fatiche degli ultimi dieci giorni (5 gare tra Coppa Italia ed Eurolega) e lo scarso impatto dei comprimari. Nell’ultimo quarto di gioco (4/18 al tiro) crollano le percentuali di realizzazione della formazione toscana, mentre Roma non sbaglia le scelte decisive. Nel momento chiave Dedovic e Gordic, croce e delizia, sono l’antidoto allo scatenato Moss (14 punti). L’ala statunitense gela il Palazzetto con la tripla del +4, 69-73 al 37’. La guardia di proprietà del Barcellona lo rianima, 72-73. Il play bosniaco lo esalta, 75-73 a 1’46 dalla sirena. La Virtus fallisce due volte il colpo del ko con Tucker e Mc Calebb sorpassa dalla lunetta, 75-76 a 32”92 dalla fine. Datome è bravo a conquistare i liberi del controsorpasso, 77-76. Mancano 24” e Calvani decide di difendere e lasciare l'ultimo tiro a Siena. Scelta premiata dall’errore di Rakocevic.
Il confronto vive di un equilibrio costante, 43-44 al 20’, con gli allunghi di Siena e le risposte dell’Acea. La difesa romana limita il pericolo principale dell’attacco senese, Andersen (15 punti, 7/17 dal campo), con l’energia di Varnado, ottimo atleta e difensore, fondamentale a rimbalzo (37-33 per i giallorossi). E la difesa a zona sfida i tiratori della Montepaschi (10/21 da3). L’attacco capitolino trova il giusto bilanciamento dentro (18/38 da2) e fuori l’area colorata (8/18 da3), così come riesce a procurarsi molti viaggi in lunetta (17/21 contro il 10/13 dei toscani). Mc Calebb (15 punti, 5/10 al tiro) è sempre un rebus, ma ha poco spazio in contropiede. Nella sostanziosa prova corale della Virtus è difficile individuare il classico migliore. Dedovic (14 punti, 4/5 al tiro) è essenziale, ordinato, quindi determinante. Gordic (11 punti, 6 falli subiti) innesca i compagni e fa canestro. Clay Tucker (14 punti, 3/6 da3) indossa con agio i panni del leader, l’uomo da cui andare nei momenti delicati.
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