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di Gabriele Santoro
ROMA – Ecco Milano. Dopo la figuraccia in Eurolega a Kazan e un cammino traballante (6 sconfitte nelle ultime 7 uscite) l’Olimpia griffata Armani sceglie Bologna per indossare il vestito migliore. La squadra di Scariolo reagisce alla crisi con una partita di sostanza: aggressiva in difesa, coesa nei momenti di difficoltà e precisa al tiro (52% da2 e da3). L’ultimo arrivato Bremer (15 punti, 3/3 da3) firma il sacco, 68-80, dell’Unipol Arena e riporta l'Armani al secondo posto in classifica. Siena soffre, ma passa a Caserta. Venezia continua stupire con il blitz a Cantù.La Canadian Solar parte forte con il talento offensivo della coppia Koponen-Douglas (18 punti), 15-8 al 5’. Il centro milanese Bourousis (15 punti, 9 rimbalzi) suona la sveglia con due triple consecutive e il redivivo Nicholas (13 punti) lancia la contro fuga, 23-34 al 15’. Cook pasticcia e Poeta (18 punti) impatta, 38-38 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo il copione non cambia con rispettivi allunghi che si annullano, 55-55 al 30’. Bremer dà la leadership che finora è mancata all’Olimpia e con due triple piega Bologna, 60-70 al 38’. Antonis Fotsis (15 punti, 7/8 dal campo) ruba e vola in contropiede per la schiacciata della redenzione. L’Armani controlla a rimbalzo (41-33), ma perde ancora troppi palloni (21).
Non chiamatela più sorpresa. L’Umana Venezia è ormai una realtà consolidata del campionato. Espugnare il Pianella di Cucciago è un’impresa destinata a poche squadre. Dopo il capolavoro europeo contro il Maccabi Tel Aviv la Bennet cede nuovamente il passo, 73-78, e si allontana dalla vetta della classifica. Cantù spreca una dote di 13 punti di vantaggio, 50-37 al 22’, sotto i colpi dello scatenato Keydren Clark (33 punti). Venezia infila sei triple in sei minuti per un parziale di 28-11, 61-65 al 32’. Al 39’ è ancora parità, 71-71, poi risolve il veterano Young con il canestro più tiro libero aggiuntivo decisivo, 73-76.
La Montepaschi Siena, che in Eurolega incanta con prove da dominatrice, in campionato si trasforma: paziente, operaia e cinica controlla gli avversari, per poi piazzare il colpo del ko. Al Pala Maggiò di Caserta è un’altalena di emozioni in equilibrio costante (16-15 all’8’, 28-30 al 15’, 43-41 al 20’). Moss (11 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi) e Rakocevic (20 punti, 6/9 al tiro) allungano, 53-63 al 34’, in apertura dell’ultimo quarto. La gara sembra scivolare via, ma il folletto Andre Collins (24 punti di cui 14 nell’ultima frazione, 7/17 dal campo) ha coraggio (8 falli subiti, 8/9 ai liberi) e fiducia nei compagni (9 assist), 74-78 al 39’. Nella volata finale Siena rallenta, Collins fallisce la tripla del pareggio, 77-80, e il rimbalzo offensivo strappato da Smith (14 punti, 7 rimbalzi) non basta ad agguantare il supplementare.
Sassari non conosce soste al Pala Serradimigni (8 vinte, 2 perse con Siena e Milano). La sempre più pericolante Vanoli Cremona, che in settimana ha inserito Jason Rich al posto di Roderick, ha un approccio morbido e viene spazzata via dalla fluidità offensiva (22 assist con uno strepitoso 17/33 da3) della formazione sarda. Travis Diener (13 punti, 9 assist) inventa, il cugino Drake (18 punti, 4/6 da3) esegue come i veterani Vanuzzo (12 punti) e Plisnic (14 punti), lunghi maestri nell’eseguire il pick and pop innescato dal play statunitense. Al 20’, 49-34, la sfida è già in archivio con un secondo periodo (26-16, 31-16, 46-25) da 27 punti e 9/16 al tiro dei padroni di casa. Cinciarini anima un tentativo, timido, di rimonta fino al -8, 84-76 al 38’.
Un Varnado in più. La neve ha fermato anche la pallacanestro nella Capitale. La gara con Montegranaro infatti è stata rinviata a mercoledì (ore 20.30 al Palazzetto). Per la Virtus, che ha inserito l’intimidatore d’area Jarvis Varnado, si tratta di una settimana chiave. Servono due successi in cinque giorni (domenica si va a Varese): il primo per allontanare la zona calda, il secondo per sperare ancora nei play-off.
Nel doppio anticipo di sabato Avellino sull’asse Green (17 punti, 6 assist)-Golemac (23 punti, 8 rimbalzi) ha sbancato Treviso controllando la rimonta della Benetton. La sconfitta rocambolesca di Casale Monferrato con Varese ha chiuso una storia di sport bellissima lunga sei anni. Il coach dei piemontesi Marco Crespi, protagonista della storica promozione nella massima serie, ha rassegnato le dimissioni.
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