martedì 6 novembre 2012

Roma impazzisce per la storia: all'Auditorium tornano le Lezioni

Il Messaggero, sezione Tutta Roma Spettacoli & Cultura pag. 46,
6 novembre 2012

di Gabriele Santoro


http://www.ilmessaggero.it/roma/cultura/lezioni_storia_auditorium_parco_musica/notizie/229937.shtml

di Gabriele Santoro

ROMA – «Siamo tutti stranieri». L’editore Giuseppe Laterza racchiude in una frase semplice, ma densa di significati, l’idea di fondo sulla quale ha costruito con la Fondazione Musica per Roma la settima edizione di Lezioni di storia, Stranieri tra noi. I temi complessi dell’immigrazione, dell’integrazione e della formazione dell’identità composita di un Paese costituiscono una sfida costante per la nostra società. A partire per esempio dalla questione attualissima della cosiddetta Seconda Generazione rappresentata dai figli di immigrati nati o cresciuti qui, che chiedono di non essere esclusi. Per immaginare l’Italia del futuro, che nel laboratorio sociale della scuola appare già ben visibile, non si può dimenticare da dove veniamo e la pluralità di culture che caratterizzano il dna nazionale.

«I dati dell’ultimo, autorevole, rapporto Caritas-Migrantes
- sottolinea Laterza - mettono in rilievo l’importanza economica e sociale dell’immigrazione. La presenza degli stranieri non è un fatto nuovo per la storia italiana, anzi è costitutiva della nostra identità dall’antichità. E conoscere il passato può aiutarci a ragionare e risolvere le problematiche dell’oggi».

Mediante le narrazioni degli storici si compierà un lungo viaggio
, attraversando la penisola dalla Siracusa del 388 a.C. alla Roma città aperta del 1944, invasa e liberata dagli Alleati. Saranno presentate le vicende affascinanti di nove personaggi che sciolgono i nodi propri di chiunque approdi in una terra straniera: la paura del rifiuto e il desiderio di accoglienza che diventa uno strumento per la costruzione di un io più ricco e fecondo.
Il format Lezioni di storia ormai è entrato nel cuore dei romani, che dal 2006 affollano le sale dell’Auditorium Parco della Musica per seguire incontri dialogici con studiosi e ricercatori di fama. «Registriamo sempre il tutto esaurito e una fortissima fidelizzazione del pubblico - evidenzia Carlo Fuortes, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma - L’anno scorso abbiamo avuto diecimila spettatori paganti, dei quali 850 erano abbonati». Dal 18 novembre, una volta conclusa la fase di prelazione per i vecchi abbonati, si aprirà la vendita libera dei biglietti (9 euro cadauno) e degli abbonamenti (65 euro per le nove lezioni).

Nel primo appuntamento
, in programma il 2 dicembre, il filologo classico Luciano Canfora ripercorrerà i tre tentativi falliti di Platone di esportare a Siracusa il proprio laboratorio di teorie politiche. Due settimane dopo il professore Andrea Carandini, che tenne a battesimo la manifestazione con la prima lezione, racconterà il martirio a Roma dell’apostolo Pietro. Il 2013 si aprirà con il docente di storia medievale Massimo Montanari, che conduce il pubblico nella Pavia del 774 d.C., dove a tavola si consuma la sfida tra Carlo Magno conquistatore del regno dei longobardi e Adelchi, figlio del re sconfitto.

Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri ricostruirà nella Parma del 1248
il singolare furto della corona e di un prezioso libro dell’Imperatore Federico II, tradito dalla passione per la caccia. Alessandro Barbero rievocherà la fuga dalle guerre di religione del 1500 di due sorelle marrane, che transitano per Venezia con ingenti capitali. Franco Cardini narrerà il ballo di donne turche nel Salone delle Commedie di Palazzo Pitti a Firenze e la visita dell’emiro druso Fakhr ad-Din al granduca Cosimo II de’ Medici. Luigi Mascilli Migliorini illustrerà l’arrivo a Milano nel 1796 del generale francese Napoleone Bonaparte. La chiusura del ciclo si concentrerà con Anna Foa sulla Roma del sindaco Ernesto Nathan «non solo inglese, ma anche ebreo», mentre Emilio Gentile descriverà lo stato d’animo della città liberata dall’occupazione nazifascista ma prigioniera ancora della violenza e della povertà.

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