Il Messaggero, sezione Cultura & Spettacoli pag. 20,
20 gennaio 2013
20 gennaio 2013
di Gabriele Santoro
di Gabriele Santoro
RARITÀ
ROMA La musica di Piero Ciampi rivive in un lavoro multimediale realizzato dal gruppo partenopeo Letti sfatti in collaborazione con il Premio Ciampi-Città di Livorno. Un cd per ascoltare nove brani, alcuni classici come Ha tutte le carte in regola e In un palazzo di giustizia e altri inediti tratti dal repertorio del cantautore, registrati con nuovi arrangiamenti. Un videoclip, visibile anche su Youtube, per scoprire la cover in dialetto napoletano della canzone Il vino, in cui il musicista presentò la propria fuga dal male di vivere: «(…) Ma com’è bello il vino/bianco bianco bianco,/rosso è il mattino...». Un cortometraggio, intitolato Minerali sconosciuti con la regia di Carmine Giordano, per compiere un viaggio arricchito da molte testimonianze, da Peppe Lanzetta a Patrizio Trampetti.
«Ciampi, scomparso a 46 anni, ha lasciato una traccia sotterranea nella cultura italiana - racconta nel corto Luigi Caramiello, docente di sociologia dell’arte e della letteratura presso l'università Federico II di Napoli - e nella storia della nostra canzone. Un poeta maledetto? Sfuggiva allo snobismo e alla retorica di una certa cultura radicale nostrana. Non raccontava favole sull’esistenza da bohémien. Lo definirei un Bukowski nazionalpopolare. Nelle sue opere rappresentava vicende della quotidianità, della miseria, della banalità del vivere. La sua biografia ci ricorda come nella lotteria della vita e dell’arte il talento sia solo una delle variabili».
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