sabato 11 giugno 2016

Letterature torna a Massenzio, apre Hakan Günday: memorie migranti

Il Messaggero, sezione Tutta Roma Agenda, pag. 56
11 giugno 2016

di Gabriele Santoro


di Gabriele Santoro

«Il nostro paese è un ponte antico, con un piede scalzo a Oriente e l'altro infilato in una scarpa a Occidente, da cui transita qualsiasi merce illegale. Per il nostro ventre passa ogni cosa. Specialmente gli uomini chiamati clandestini...E noi facciamo del nostro meglio...Li ingoiamo e, per non strozzarci, li mandiamo via. Un commercio tra un confine e un altro...Da un muro all'altro...», leggiamo nelle prime pagine necessarie di Ancóra.

Sarà l'autore, il turco Hakan Günday, ad aprire martedì la quindicesima edizione del Festival Internazionale Letterature, che dopo due anni torna nella sede originale della Basilica di Massenzio. Memorie è la parola chiave, il filo conduttore della rassegna. Günday proporrà un testo inedito, che racconta storie di profughi siriani, il loro viaggio attraverso la Turchia. Con lui sul palco interverrà Claudio Magris, che ha scritto qualcosa sulla schiavitù nella contemporaneità. Ad accompagnarli nelle letture Laura Morante e la musicista Rita Marcotulli.

Giovedì, Massenzio celebrerà con Andrea Camilleri il suo centesimo libro. Lella Costa guiderà il dialogo fra lo scrittore e Renzo Arbore. Anche l'intervento di Camilleri verterà sull'emigrazione, nel caso personale dalla Sicilia a Roma. Il primo giorno d'estate toccherà al candidato al Premio Strega, Edoardo Albinati, insieme a Giancarlo De Cataldo ed Eshkol Nevo.

Il Festival, in un periodo così travagliato per l'amministrazione capitolina, ha ottenuto il via libera definitivo solo negli ultimi giorni, ma come segnala la curatrice Maria Ida Gaeta il programma era blindato da tempo: «Questa edizione mantiene il tratto caratteristico della manifestazione: una presenza internazionale rilevante. Nonostante le difficoltà che affliggono la vita culturale della città, ci siamo». L'ingresso alle serate è come da tradizione gratuito. Occorre ritirare, dalle 20 di ciascuna serata, un tagliando d'ingresso al botteghino per uno dei circa 1500 posti di Massenzio.

A proposito delle presenze internazionali, il 5 luglio arriverà non a bordo del surf il fresco Premio Pulitzer William Finnegan con i suoi Giorni selvaggi (66thand2nd). Nella stessa serata presenzieranno gli autori candidati alla terza edizione del Premio Strega Europeo: Cartarescu, Ernaux, Hudson, Rothmann e Menéndez Salmón. Ad anticiparli nell'ultimo scorcio di giugno Teju Cole, Wu Ming 2 e 4, Vitaliano Trevisan, Simonetta Agnello Hornby e la siriana, scrittrice e architetta, Suad Amiry. L'editore Fazi porta in Italia un fenomeno editoriale francese, Yeruldelgger, il noir insolito, ambientato in Mongolia, di Ian Manook. Condividerà la scena con Sandro Veronesi.

La serata del 4 luglio insieme a Clara Sanchez la rassegna omaggerà la scrittrice americana Lucia Berlin con una maratona di letture. A concludere Letterature sarà Dorit Rabinyan col suo potente Borderlife, una storia d'amore tra un'israeliana e un palestinese. Del romanzo, i cui diritti sono stati venduti in tutti il mondo (Longanesi per l'Italia), ha scritto Amos Oz: «Sono rimasto impressionato. Anche la tragedia asimmetrica di due popoli non schiaccia, non sovrasta questa elegante storia d'amore, raffigurata da una penna raffinata».

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