martedì 6 luglio 2010

Usa made in Est, ecco il trucco per entrare nel mercato europeo

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=109500&sez=HOME_SPORT

di Gabriele Santoro


ROMA (5 luglio) - «Sono orgoglioso di essere bulgaro! Ancora una volta posso dire che se il mio paese ha bisogno di me sono pronto a giocare per la nazionale». La Guerra Fredda, almeno nello sport, è ormai un ricordo sbiadito come dimostrano le parole del playmaker statunitense Roderick Blakney, classe 1976 in forza al Panellinois, rilasciate al portale BulgarianBasket.com. Blakney è uno dei nove cestisti Usa a essere stato naturalizzato bulgaro e ha vestito la maglia della nazionale balcanica. L’ultimo della lista sarà probabilmente il play Earl Calloway, nella passata stagione in Spagna al Cajasol Siviglia, e in attesa ce ne sono già altri due o tre.

Nello scorso campionato sono stati tesserati da club italiani quattro “naturalizzati” da paesi balcanici: Ibrahim Jaaber, Darius Washington, Earl Jerrod Rowland e Shammond Williams. Nel mercato appena iniziato Avellino ha firmato Omar Thomas (Usa con passaporto sloveno). I nomi di Keydren Clark, Earl Calloway e Omar Cook, tutti e tre con la doppia cittadinanza, vengono accostati ad altre società della massima serie nostrana. Una via privilegiata sembrano averla avuta gli americani transitati dalla squadra greca dell’Aris Salonicco: dal 2004 al 2009 in sette hanno ottenuto il passaporto comunitario e costruito una carriera solida in Europa.

I giocatori americani e le agenzie che li rappresentano hanno trovato un nuovo “eldorado” e un varco prezioso nel mercato cestistico europeo grazie ai paesi dell’Est, dalla Polonia alla Bulgaria. Nei principali campionati continentali (Italia, Spagna, Grecia etc) sono venticinque i “naturalizzati” così suddivisi: nove Bulgaria, cinque Fyrom (Macedonia), tre Georgia, tre Bosnia, uno a testa Montenegro-Slovenia-Croazia, uno e uno in attesa in Polonia. Poi ci sono Russia e Israele con sei atleti naturalizzati: si tratta di giocatori sempre statunitensi che hanno ottenuto il passaporto per meriti sportivi con una lunga militanza nei rispettivi campionati. Due esempi su tutti la combo-guard J.R. Holden, otto anni al Cska Mosca, e il play Derrick Sharp, 14 anni al Maccabi Tel Aviv, che hanno contribuito ai successi dei club e Holden anche a quello della nazionale russa negli Europei 2007 in Spagna.

Qual è l’interesse nell’ottenere un passaporto comunitario? Partendo dalla situazione italiana, le quote della Federbasket per il tesseramento prevedono due formule: 2+4 o 3+3. Ovvero ogni società può acquisire un massimo di sei stranieri da suddividere in due americani e quattro comunitari o tre e tre. Se un giocatore statunitense è in possesso del passaporto Ue si potrebbe arrivare anche al paradosso di poter schierare sei Usa senza infrangere le regole e con un vantaggio tecnico/economico non da poco. La Lega israeliana, in cui il tetto di stranieri è fermo sempre a 6, ha tolto per esempio la differenza tra comunitari ed extracomunitari. Con le regole approvate dalla Figc, che riducono da due a uno gli extracomunitari tesserabili, anche nel calcio potrebbe scattare la corsa, che in realtà c’è già, a un passaporto comunitario.

Come può uno sportivo diventare cittadino bulgaro? L’articolo 16 del “Bulgarian Citizenship Act” consente il rilascio con una procedura accelerata della cittadinanza «nel momento in cui la Repubblica abbia interesse nella naturalizzazione di chi avesse contribuito o contribuisca allo sviluppo sociale, economico, scientifico, tecnologico, culturale o sportivo del paese (leggasi giocare per la nazionale, ndr)». Al momento di questa opportunità sembrano essersene avvantaggiati solo gli atleti. «Fino a oggi hanno giovato dell’interpretazione di questo articolo solo gli sportivi - ha dichiarato il ministro bulgaro Bozhidar Dimitrov al portale The Sofia Echo - Non c’è bisogno di una nuova legge, bensì di una diversa applicazione dell’esistente». Tre mesi è il tempo previsto per il rilascio (art.30) e a occuparsene è il ministero competente (per gli atleti di conseguenza quello dello sport, art.35). Non si riesce a quantificare con precisione il costo in dollari. Per esempio chi investe almeno 750.000 euro in Bulgaria può ottenere una residenza permanente.

In Georgia nel 2004 di fronte alla necessità di arruolare un playmaker per la nazionale, al presidente georgiano Mikhail Saakashvili è bastata la risposta affermativa alla domanda: «È forte questo giocatore?» per firmare il decreto che consegnava la cittadinanza allo statunitense Nba Shammond Williams. Lui ha ripagato subito, segnando in amichevole 25 punti ai “nemici” russi.

Nelle selezioni nazionali solo un giocatore “passaportato” alla volta può scendere in campo, ma i risultati in positivo sono tangibili. La Bulgaria e la Fyrom (Macedonia), federazioni in ottimi rapporti reciproci, si sono qualificate agli scorsi Europei in Polonia con il contributo fondamentale di Ibrahim Jaaber e Jeremiah Massey. Quest’estate al posto della guardia ex-Lottomatica Roma sono stati convocati dal ct bulgaro Earl Jerrod Rowland e Jared Homan, che si alterneranno. La Polonia ha convocato il fresco passaportato David Logan, ex Prokom ora al Caja Laboral. L’Italia in passato ha tentato con i “naturalizzati”, mediante matrimonio, di Siena Benjamin Eze (emigrato in Russia per il cambio di regole, ndr) e Shaun Stonerook, salvo poi desistere. In maglia azzurra hanno trovato posto gli oriundi Rocca e Maestranzi con radici genealogiche italiane.

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