Il Messaggero, sezione Tutta Roma Agenda pag. 48,
2 febbraio 2014
di Gabriele Santoro
di Gabriele Santoro
ROMA – Daniel Pennac, l’autore scelto per il promo della quinta edizione del Festival della narrativa francese, è noto e amato dai lettori italiani. Ma la rassegna organizzata dall’Ambasciata di Francia e dall’Institut français d’Italia stavolta si prende il rischio di sperimentare, proponendo al pubblico una nuova generazione di scrittori. Il viaggio nel nostro Paese, da Bari a Venezia, di ventitré romanzieri francofoni comincerà martedì e si concluderà all’inizio di marzo.
L'intenso programma d’incontri nasce da un rapporto stretto con alcune case editrici italiane (66thA2nd, Adelphi, E/O, Del Vecchio, Feltrinelli, Nottetempo, Nutrimenti, Isbn, Elliot Gremese, L’Orma, Voland, Mondadori, Logos), che negli ultimi sei mesi hanno tradotto e pubblicato opere d’Oltralpe. «Promuoviamo degli autori che lavorano su tematiche originali, in un modo molto innovativo dal punto di vista del linguaggio e della costruzione del romanzo. La definirei una nouvelle vague di autori giovani e creativi, che rinnovano il paesaggio della narrativa francese. L’intento è duplice: far scoprire un altro volto della nostra letteratura e avvicinare nuovi lettori, consapevoli del momento molto difficile che vive il mercato del libro», afferma Julien Donadille, direttore del festival. Tematica ricorrente dei testi selezionati è la guerra: le ragioni, gli esiti e la ricerca di un senso di umanità.
A Roma il primo appuntamento sarà martedì con Il ragazzo greco di Alexakis Vassilis, che ci porta nella Grecia della crisi e raccoglie le voci dei giovani ateniesi contro l’austerità di stampo tedesco. Venerdì, Hubert Mingarelli presenterà Un pasto in inverno: una storia ambientata in Polonia, durante la Seconda Mondiale, dove emerge la conflittualità interiore e la necessità di espiazione che scuote tre soldati tedeschi. La settimana successiva voliamo idealmente in Iran con L’attrice di Teheran di Nahal Tajadod, che fa dialogare due donne: una nata all’epoca dello Scià; l’altra che ha conosciuto solo il regime islamico.
Jean-Noel Schifano con E.M. o la Divina Barbara ricostruisce il legame con Elsa Morante, facendoci rivivere la Roma e i fermenti culturali degli anni Sessanta. Bernard Quiriny, belga di nascita e docente di diritto con la virtù della scrittura, propone con la Biblioteca di Gould storie fuori dall’ordinario che costituiscono una collezione di libri sui generis. Spazio anche ai ragazzi con l’illustratore BlexBolex. Joy Sorman (Come una bestia) raffigura la passione e il rapporto ossessivo di un giovane macellaio con la carne animale. Chiude Scholastique Mukasonga che, attraverso Nostra Signora del Nilo, esplora le radici della pulizia etnica consumatasi in Ruanda. Tra gli ospiti nelle altre città, segnaliamo a Milano la partecipazione di Pierre Lemaitre (Ci rivediamo lassù) e Julia Deck (Viviane Elisabeth Fauville).
Il programma completo con gli indirizzi è consultabile sul sito institutfrancais-italia.com e sulle pagine affini dei social network (Fb: Festival della narrativa francese).
Il programma completo con gli indirizzi è consultabile sul sito institutfrancais-italia.com e sulle pagine affini dei social network (Fb: Festival della narrativa francese).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento