mercoledì 16 giugno 2010

Atletica, al Golden Gala Powell vola. Vlasic regina dell'alto

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=105978

di Gabriele Santoro


ROMA (10 giugno) - Nella notte della grande atletica allo Stadio Olimpico con il Golden Gala non tradiscono le attese lo sprinter giamaicano Powell e la saltatrice croata Vlasic, padroni dei 100 metri e del salto in alto. In assenza del marziano Usain Bolt, Walter Dix si conferma la prima alternativa sui 200 metri cancellando con 19.86 il record di Michael Johnson del 1999 a Roma. In molte gare sono stati fatti registrare i migliori tempi stagionali, senza però il grandissimo exploit.

Grande assente della serata l'Italia, che priva di Andrew Howe ha collezionato un magro bottino: seconda la staffetta azzurra della 4X100 (38.72), settimo tempo di Collio (10.29) nei 100 metri e della Cusma negli 800 metri, quinta La Mantia nel triplo, ultima Zahra Bani nel giavellotto, ottavo Formichetti nel lungo, sesto Licciardello nei 400 metri, infine non giudicabile la prestazione della rientrante Di Martino comunque quarta.

Asafa Powell torna a dominare i cento metri al Golden Gala: miglior prestazione mondiale stagionale con 9.82 e quarto successo consecutivo nell'ultimo mese. Il giamaicano raccoglie gli applausi di uno Stadio Olimpico che offre un buon colpo d'occhio con circa trentamila spettatori. Powell dopo una brutta partenza stacca nettamente la coppia francese Christophe Lemaitre-Mbandjock. «Ho corso un grande tempo, nonostante una pessima partenza e un tempo di reazione lento. Questa prestazione conferma il buono stato di forma e mi piace il pubblico di Roma che si fa sempre sentire». Gli sprinter d'Oltralpe si fermano a 9 centesimi dall'abbattere la fatidica soglia dei 10 secondi sotto i quali un atleta bianco non è mai sceso.

Nell'altra gara più attesa, il salto in alto, Blanka Vlasic e Chaunte Howard-Lowe regalano sorrisi, balletti e rinnovano un duello diretto destinato a dominare ancora a lungo la scena mondiale. Alla fine vince la croata con la misura 2.03, molto lontano dal record di 2.09 della Kostadinova, fermandosi a 2.05 dopo il terzo errore della Howard. La Vlasic ha rischiato una clamorosa eliminazione, azzeccando solo al terzo salto l'1.98 sostenuta dagli applausi dello stadio.

Antonietta Di Martino, alla prima uscita in pedana della stagione, non va oltre il 1.95. «Non riuscivo a gestire la rincorsa. E' stato tutto difficile. Saltare 1.95 alla prima gara dopo un inverno condizionato dalla mononucleosi non è male. Erano nove mesi che non gareggiavo».

Walter Dix nei 200m abbassa il record del meeting di un certo Michael Johnson, scendendo dai 19.93 ai 19.86. Dwight Phillips conferma i buoni propositi e domina lo scontro diretto nel salto in lungo con il panamense Irving Saladino: sulla sabbia dell'Olimpico lo statunitense fa segnare 8.42, miglior salto del 2010. Saladino si ferma a un deludente 8.13.

Barbara Spotakova, come promesso alla vigilia del Meeting, vince e ritrova fiducia dopo un avvio di stagione negativo scagliando il giavellotto a 68.66m nuovo record al Golden Gala (superato il 68.22 della norvegese Hattestad nel 2000). «E' stata la mia migliore prestazione dell'anno, conserverò un buon ricordo di questa serata e di questa splendida città».Dayron Robles disputa una gara sottono con 13.14 sui 110 metri ostacoli.«Volevo una gara veloce e mi aspettavo di correre più forte. Il tempo atmosferico era ottimo, ho avuto problemi tecnici».

Riscatto sui 400 metri per Jeremy Wariner, che una volta messa alle spalle l'operazione al ginocchio fa registrare il miglior tempo mondiale stagionale con 44.73. «Sono felice della mia corsa, soprattutto della parte finale. E' stato un bel testa a testa con Angelo Taylor (44.74), ma sono rimasto concentrato solo sulla mia corsia». Nel lancio del peso lo statunitense Cantwell si conferma leader della Diamond League, eguagliando il record del meeting a 21.67.

Delusione forte nei 100 metri femminili con l'eliminazione della campionessa olimpica giamaicana Fraser e della Barber per doppia falsa partenza. Con una griglia così menomata vince Lashantea Moore con 11.04. Lashinda Demus sbanca tutto nei 400 ostacoli al femminile con 52.82: tempo dell'anno e record del Golden Gala. «Sono davvero in ottime condizioni di forma. Quest'anno non ci sono Olimpiadi e mondiali, posso lavorare per migliorare i tempi».

Negli 800 metri al femminile la marocchina Hachlaf Halima vince con il primato mondiale stagionale, 1.58.40, battendo la concorrenza della Jepkosgei e della Meadows entrambi sotto l'1.59. Male l'italiana Elisa Cusma, finita settima con un crollo nel rettilineo finale. Vittoria nel disco per il polacco Piotr Malachowski, 68.78 e miglior misura del Golden Gala. La brasiliana Fabiana Murer commette meno errori della tedesca Spiegelburg, leader della Diamond League, e si aggiudica il salto con l'asta con 4.70. L'etiope Imane Merga vince al fotofinish una gara strepitosa: quattro atleti in 81 decimi.Tripletta kenyota nei 1500m al maschile con i giovani Choge, Komen e Rono e nei 3000 siepi con la connazionale Cheiywa che fa segnare la miglior prestazione stagionale, 9.11.71. Nel triplo femminile miglior salto della cubana Savigne con 14.74.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gironzolavo per blogs,
e son capitata qui. Ti lascio un saluto, ღ Elena ღ