mercoledì 16 giugno 2010

Atletica, giovedì il Golden Gala: Powell e Vlasic le stelle

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=105733

di Gabriele Santoro


ROMA (9 giugno) – I larghi sorrisi di un Asafa Powell in forma smagliante e la grinta pepata di Blanka Vlasic accendono la vigilia della trentesima edizione del Golden Gala. Una serata per gustare dagli spalti dello Stadio Olimpico (giovedì dalle 19.20 alle 23, biglietti in vendita da 5 a 25 euro) gare di atletica di altissimo livello grazie alla partecipazione di un cast di atleti di prim’ordine. Rispetto agli scorsi anni il meeting romano, quarta tappa del nuovo circuito della Iaaf Diamond League, è stato anticipato di qualche settimana ed è stato inserito nel contesto della “Settimana dell’atletica”(da giovedì a domenica tra Olimpico, Foro Italico e Stadio della Farnesina), che prevede le finali nazionali dei campionati studenteschi, i campionati italiani Master e il Festival del Fitness. «Vogliamo rilanciare questa manifestazione - sottolinea Anna Riccardi, direttrice del meeting - e per farlo abbiamo deciso di abbinare un programma agonistico di grande qualità alla partecipazione dei giovani mediante la sinergia con l’Unicef, Comitato olimpico italiano e Diamond League.

La capienza dello stadio è stata dimezzata e gli spettatori potranno stare il più vicino possibile alla pista. L’anticipo di un mese garantisce un maggiore afflusso di pubblico». Il budget previsto per questo Golden Gala è di circa due milioni di euro. Gli infortuni del numero uno mondiale Usain Bolt e di Tyson Gay hanno lasciato la gara regina dei 100 metri in mano ad Asafa Powell, che si sta godendo appieno questa solitudine in pista. Il giamaicano è reduce da tre successi dal 14 maggio a oggi: Doha, Ostrava e Oslo. «Mi sento solo senza i miei rivali? (Ride di gusto, ndr) Certo è più eccitante vincere quando tutti i migliori sono in pista e le gare hanno più appeal. D’altra parte però ho avuto un avvio di stagione straordinario e la gara di Ostrava è stata la migliore corsa. Finalmente mi sono riappacificato con gli infortuni». Powell ha un ottimo rapporto con l’Olimpico e il Golden Gala (6 apparizioni, 2 successi) e non nasconde mai la propria passione per Roma.

«Tornare qui è sempre un grande piacere. Spero di cancellare la sconfitta dell’anno passato e far divertire i romani». C’è attesa per i due giovani centometristi francesi, soprattutto Christophe Lemaitre che potrebbe essere il primo corridore bianco a scendere sotto i 10”. «Vedremo cosa sapranno offrire alla serata - chiosa Powell – se dovesse abbattere quel limite aprirebbe la strada a molti». Infine chiude sui propositi avveniristici di Tyson Gay: «Il record dei 100 metri sotto i 9.45? A parole anche sotto i nove secondi possiamo andare». Nella notte dell’Olimpico i fari saranno puntati sul salto in alto femminile. Una sfida che si annuncia eccitante con la stella croata Blanka Vlasic alla caccia del record mondiale di 2.09 fatto registrare ventitre anni fa proprio nello stadio capitolino dalla bulgara Kostadinova, con l’ascesa prepotente della statunitense Howard-Lowe e il rientro dell’italiana Di Martino (vincitrice a Roma l’anno scorso ai danni della Vlasic) alla prima gara stagionale dopo la mononucleosi.

La bella Vlasic non fa niente per nascondere lo scarso idillio con la pista romana, giudicata troppo morbida per lei. «Sì è vero non mi trovo bene nella rincorsa, ma mi adatterò per vincere. Nel 1987 è stato fatto il record qui? Si vede che da allora non è stata più rifatta. Questa città mi piace molto e poi è veramente vicina a casa (Spalato)». Al suo fianco Chaunte Howard, accompagnata dalla piccola figlia che freme per buttarsi nella piscina dello Sheraton, è molto carica e pronta a raddoppiare anche con il salto in lungo. «Cosa voglio fare da grande? In Jamaica ho ottenuto ottimi risultati anche nel lungo (6.61 m) e ai campionati statunitensi mi cimenterò su entrambi. Dopo le fatiche della gravidanza mi sento più forte mentalmente e spiritualmente. La mia vita ora è completa e sono pronta a vincere». Antonietta Di Martino non ha proclami battaglieri da recitare, ma vuole riprovare le sensazioni della gara: «A livello di risultati non posso chiedere molto a questo Golden Gala, voglio confermare i progressi degli allenamenti. È stato un inverno difficile per la mononucleosi e gli strascichi di stanchezza, ma ora tutto sembra alle spalle. Questa concorrenza mi stimola moltissimo, anche se non sento aria di record».

Nel ricco menù sono da seguire attentamente la gara del lancio del peso, con il dominio incontrastato degli Usa rappresentati da Reese Hoffa e Christian Cantwell, il salto in lungo maschile con il duello tra il panamense Irving Saladino e l’americano Dwight Phillips, che regala un siparietto esilarante con il connazionale Cantwell su quale sarà la sfida più spettacolare. Assenza pesante per i colori azzurri di Andrew Howe, tenuto a riposo precauzionale per un affaticamento muscolare. Il cubano Dayron Robles, campione olimpico in carica dei 110 mhs e detentore del record mondiale a 12.87, approfitterà delle ottime condizioni climatiche per cercare di migliorarsi. Nei 100m al femminile regalerà spettacolo la campionessa olimpica Sherly Ann-Fraser. C’è anche chi si vuole ritrovare, come la ceca Barbara Spotakova, oro olimpico e iridato e detentrice del record mondiale del lancio del giavellotto, che arrossisce dopo una battuta involontaria: «Fino a oggi non ho avuto buone performance. Preferisco sempre stadi di grandi dimensioni, in quelli piccoli non mi trovo a mio agio».

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