martedì 6 settembre 2011

Baseball, il fuoricampo di Alex Liddi: ecco lo sbarco nella Major League

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=162119&sez=HOME_SPORT&ssez=ALTRISPORT

di Gabriele Santoro

ROMA – Due fuoricampo e poi di corsa verso il sogno di ogni giocatore di baseball con il cuore che pulsa forte come quando si deve raggiungere la base successiva. Alex Liddi a sedici anni ha salutato la sua Sanremo destinazione America per il viaggio o la scommessa folle che ti cambia l'esistenza. Oggi il ventitreenne ligure ha coronato una favola e scritto una pagina bellissima per lo sport italiano.

Nella notte è arrivata la “call-up”, la chiamata, attesa e costruita giorno per giorno dal battitore: Jack Zduriencik, general manager dei Seattle Mariners, gli ha comunicato ufficialmente il grande salto nella Major League Baseball. È la prima volta assoluta che un atleta azzurro approda nella Lega professionistica statunitense, la più prestigiosa al mondo. In precedenza era riuscito solo a figli di immigrati italiani nati oltre oceano. A differenza dell’Nba per gli europei l’MLB è ancora un miraggio: vi giocano solo cinque olandesi. Neanche il tempo di prendere coscienza dell’impresa e stanotte potrebbe già scendere sul diamante ad Anaheim nella sfida contro i Los Angeles Angels. E per le coincidenze che costellano la vita a metà del secolo scorso i nonni di Alex approdarono proprio nella città californiana in cerca di lavoro. «Sarebbe speciale e renderebbe la mia famiglia e il mio paese orgogliosi di me. È l'obiettivo per cui ho lavorato in tutti questi anni. E credo che avrebbe un riflesso importante per tutto il movimento del baseball in Italia», spiegava Liddi prima dell’ufficialità. Il talento e la passione di Liddi per il diamante sono incisi nel suo dna.

Il papà Agostino, che cominciò con il baseball negli States, è stato uno dei suoi allenatori al Sanremo Baseball Club. La mamma Flavia, atleta di valore, si occupava della sezione del softball. Il fratello Thomas è un giocatore della squadra che ora milita nel campionato di C2. La signora Flavia, che nelle trasferte americane lo riforniva degli amati spaghetti, ha stracciato con gioia il biglietto di ritorno per l’Italia e si appresta a seguire con il marito il debutto del figlio.

L’avventura di Alex sul diamante è iniziata a otto anni sul bell'impianto, inaugurato nel 1949 e dove si sono formati diversi atleti di prim’ordine, che da Corso Guglielmo Marconi si affaccia sul mare della città dei fiori. «Alex è il ragazzo delle prime volte - racconta Renato Condò, presidente del Sanremo Baseball Club - ha sempre bruciato le tappe: nel 2004 l’abbiamo fatto debuttare giovanissimo in serie A2. Fin da bambino si intravedevano le sue qualità tecniche. È un battitore con grande potenza nelle braccia e un tiro pazzesco. In questi anni ha costruito un fisico straordinario. Il carattere è vivace, estroverso e soprattutto umile. A sedici anni se n’è andato da solo negli Stati Uniti senza paracaduti. Ha abbandonato gli studi e la casa con un contratto in mano. È stato bravo a non perdersi grazie alla costanza nel lavoro, a una bella testa e quel tocco di fortuna che non guasta mai. Per noi è una soddisfazione indescrivibile e tanti giovani dovrebbero percorrere la sua strada».

«È un momento storico - spiega Riccardo Fraccari, presidente FIBS - Lo abbiamo visto crescere e proviamo una gioia che non è facile esprimere a parole».
Liddi è entrato nel giro della nazionale nel 2003. Nel 2004 a sedici anni ha partecipato al mondiale juniores. Con i senior ha partecipato alla Coppa Intercontinentale, Europeo, Mondiale e World Baseball Classic. La franchigia di Seattle ha investito molto soldi in un progetto di internazionalizzazione della squadra con le star Ichiro Suzuki, giapponese, e Felix Hernandez, venezuelano. Lo scout Mauro Mazzotti, per dodici anni ai Mariners, è stato il ponte per lo sbarco americano di Liddi, dopo il passaggio a Grosseto, e la prima firma nel 2005 di un contratto a diciassette anni. In sei anni il sanremese ha scalato una montagna insidiosa fatta di campionati minori, pochi soldi, trasferte scomode e infinite da una costa all’altra. Nel curriculum del battitore c'è anche una parentesi nel competitivo campionato del Venezuela con i Cardenales de Lara di Barquisimeto. A marzo ha provato l’ebbrezza di indossare la maglia di Seattle per alcune amichevoli precampionato in cui si è tolto la soddisfazione di battere il lanciatore Kevin Millwood (13 stagioni in MLB, 1560 strike out). La terza base si è messo in evidenza a forza di record con i Tacoma Rainiers, società affiliata ai Mariners che milita nella Minor League più importante (Classe Triplo A, Pacific Coast League): oltre cento punti battuti a casa, centoventuno punti segnati e trenta fuoricampo. Dalle 4 di domattina sul canale ESPN America (SKY canale 214) è possibile seguire l'esordio tramite la diretta televisiva di Los Angeles-Seattle: il sogno è diventato realtà.

Nessun commento: