giovedì 1 settembre 2011

Eurobasket, l'Italia crolla nel finale e la Germania di Nowitzki festeggia

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di Gabriele Santoro

ROMA – L’Italbasket è già a un passo dall’eliminazione dagli Europei. Nella notte più importante sul cammino verso Londra 2012 la Germania di Nowitzki ha spento, 62-76, le velleità della nazionale di Pianigiani. Ora solo un miracolo sportivo può qualificare gli azzurri alla seconda fase: devono vincere le tre sfide restanti e sperare nei passi falsi dei tedeschi o della Francia di un Tony Parker tirato a lucido.

L’obiettivo minimo dichiarato alla vigilia dalla Federbasket della qualificazione al torneo preolimpico è ormai un miraggio, ma oggi c’è da pensare alla Lettonia (16.45 Raisport1) e l’unico risultato disponibile è la vittoria.

Il punteggio finale non deve trarre in inganno: la partita è stata di un equilibrio e una tensione formidabili con lo scarto tra le due squadre che non ha mai superato i sei punti. L’Italia ha lottato, ma doveva e poteva fare molto di più. Nei momenti chiave è mancata l'esperienza e la mentalità di un gruppo che a differenza della Germania non ha mai affrontato gare di questa intensità. Se in difesa gli azzurri hanno messo la giusta aggressività e una staffetta Gallinari-Mancinelli su Nowitzki che ha funzionato, in attacco (22/68 al tiro) non ha funzionato nulla: troppe forzature uno contro cinque e l’incapacità di leggere le situazioni. L’atipicità sbandierata alla vigilia non s’è vista e la maggiore stazza dei tedeschi ha fatto il resto (44 a 34 a rimbalzo).

Ancora una volta il migliore è stato Gallinari (17 punti) assistito dall’energia di Mancinelli (11 punti, 3 recuperi). Bargnani (8 punti, 3/14 dal campo) non è mai riuscito a trovare la sua posizione nell’area colorata. Belinelli ci ha messo impegno, ma all'Italia serviva ordine e una diversa selezione dei tiri. Tutti temevano Nowitzki (21 punti, 12 rimbalzi), ma la Germania ha risolto la sfida con il talento sbarazzino del giovane Benzig (14 punti, 6/9), la sostanza di Kaman (17 punti, 17 rimbalzi) e il mestiere di Herber, sua la tripla decisiva.

La partita. Pianigiani conferma il quintetto base del debutto con l’eccezione di Carraretto al posto di Mancinelli. Per il resto Hackett in regia, Belinelli, Gallinari e Cusin sotto canestro. La Germania si affida subito a Nowitzki e la presenza del centro Kaman. I primi diciotto minuti di una gara che ha il sapore dello spareggio scorrono all’insegna dell’equilibrio (4 punti di scarto) e della tensione. Gallinari e Mancinelli (7 punti, 2 recuperi) organizzano la staffetta difensiva sulla stella dei Mavericks, ma il tedesco (14 punti, 8 rimbalzi in 16’) si può solo tentare di anticiparlo. L’Italia è aggressiva in difesa (9 palle perse in 20’ per la Germania) e stenta in attacco (11/30 al tiro) con i soliti difetti di circolazione della palla. Bargnani prova ad accendersi con una tripla e due stoppate, ma non trova mai la giusta posizione nell’area colorata (0/6 da2). Una tripla di Benzig e 4 punti consecutivi di Nowitzki lanciano i tedeschi al massimo vantaggio, 30-36 al 20’.

Al rientro dall’intervallo lungo “Wunder” Dirk si carica del terzo fallo e Belinelli firma il sorpasso dalla lunga distanza, 40-38 al 34’. L’Italia smette di ragionare e si accontenta di soluzioni forzatissime dal perimetro che non producono alcun risultato se non un eloquente 0/6. In difesa però gli azzurri continuano a essere aggressivi sui portatori di palla tedeschi e restano avanti con una fiammata del “Mago”, 51-48 al 32’. La tensione per la posta in palio ha creato tanta confusione e la nazionale ha perso la bussola. Prima della tripla della speranza del “Gallo”, 58-60 al 37’, i compagni ne hanno scagliate undici consecutive sul ferro. Il lungo Nba Kaman con un movimento, bellissimo, piede perno ha beffato il “Mago” sotto canestro, 60-64 al 38’. Trenta secondi più tardi l’onesto mestierante Herber con una tripla velenosa, 60-67, ha sancito la resa italiana.

Nel girone dell’Italia prosegue senza ostacoli la marcia della Francia e della Serbia, che hanno già ipotecato il passaggio del turno e si contenderanno la prima piazza. I transalpini, dopo il debutto in chiaroscuro con la Lettonia, hanno dominato 85-68 senza affanni Israele. Tony Parker (21 punti) è in uno stato di forma strepitoso e gli israeliani non hanno retto l’urto (40 a 20 a rimbalzo) dell’atletismo formidabile dei francesi. In grande spolvero anche Batum (15 punti, 6 recuperi). La Serbia ha domato, 92-77, un’encomiabile Lettonia zeppa di giovani e orgoglio. I baltici si sono rialzati dopo una partenza shock, 19-2 al 7’, tenendo viva una sfida impossibile sulla carta. Tra i serbi in evidenza Krstic (23 punti) e Savanovic (19 punti).

Nessuna sorpresa nel girone A dove le tre big Spagna (ottimo Pau Gasol), Lituania e Turchia hanno agevolmente quasi staccato il biglietto per la seconda fase. Regna invece l’equilibrio nel gruppo C con la Grecia a punteggio pieno e dietro una gran bagarre con la Bosnia dei “romani” Gordic e Dedovic, decisivi, che si è aggiudicata il derby con il Montenegro di Dasic (20 punti, 16 rimbalzi nel debutto di mercoledì). Nel gruppo D Russia e Slovenia sono davanti a tutti.

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