lunedì 19 settembre 2011

Basket, la Spagna dei fratelli Gasol sul tetto d'Europa

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di Gabriele Santoro
ROMA – Il sorriso e il talento infinito di Juan Carlos Navarro, lo strapotere sotto canestro dei fratelli Gasol e un tocco d’Italia con il tecnico Sergio Scariolo hanno riportato la Spagna più forte di sempre (una sconfitta ininfluente in undici partite) sul tetto d’Europa come nel trionfo del 2009 in Polonia. La Francia di Tony Parker si è arresa in finale, 98-85, rincorrendo in affanno una sfida in cui gli spagnoli hanno controllato tutto: ritmo, parziali e inerzia mentale della gara. I francesi non hanno avuto l’umiltà di giocare una partita operaia, attenta (15 palle perse) e di sacrificio nonostante fosse l’unica possibilità per fermare le “furie rosse”, mentre li hanno sfidati invano sul piano del talento. L’atletismo straripante, tratto distintivo dei transalpini, si è rivelato un’arma spuntata a fronte della migliore organizzazione tattica e qualità tecnica della Spagna.

La doppietta consecutiva di titoli europei riuscì quattordici anni fa (’95-‘97) solo alla grande Jugoslavia, che non c’è più e si lecca le ferite con le deludenti Serbia, Croazia, Bosnia e Slovenia tutte fuori dall’Olimpiade. Il movimento cestistico iberico ha messo le fondamenta di successi lunghi ormai un decennio con una generazione di fenomeni classe '80 che ha raggiunto l'apice della maturità. Altri fattori chiave sono la competitività della Liga Acb, l’internazionalizzazione della pallacanestro spagnola (4/5 del quintetto titolare spagnolo gioca in Nba e l'altro è Navarro che per sua scelta non è in una franchigia oltre oceano) e l’ormai celeberrima “cantera” del Barça in cui si sono formati 5 dei 12 giocatori presenti in Lituania. L'Italia che ha salutato presto l'Europeo si consola con lo splendido lavoro del neo coach dell'Olimpia Milano, che dopo aver costruito una carriera fantastica in Spagna (Tau, Madrid, Malaga) si è consacrato anche nel ruolo di ct.

Sul terzo gradino del podio è salita la Russia del bravo David Blatt che nella “finalina”, 72-68, per il bronzo ha spento il sogno della Macedonia dei miracoli del naturalizzato play di Siena Bo McCalebb (21.4 punti di media nel torneo), autentico trascinatore della selezione balcanica. La squadra macedone, vera sorpresa del torneo, ha stupito con un basket essenziale capace di coinvolgere tutti. L’americano è stato inserito anche nel quintetto ideale della manifestazione in compagnia di Parker, Navarro, Kirilenko e Pau Gasol.

Spagna e Francia hanno staccato il biglietto per Londra 2012 insieme agli Usa campioni in carica, alla Gran Bretagna in qualità di paese ospitante, Australia, Argentina, Brasile e Tunisia. Russia, Macedonia, Grecia e Lituania dovranno guadagnarsi l’Olimpiade la prossima estate passando per il torneo preolimpico con Portorico, Venezuela, Angola, Nigeria, Nuova Zelanda e le qualificate dal raggruppamento asiatico. Il sogno fino a oggi proibito di contrastare il regno degli americani è l’ultimo passo per inserire la squadra di Scariolo, che rimarrà ct anche nell'avventura olimpica, nell’Olimpo del basket mondiale.

La difesa francese ha concesso troppo all’attacco stupendo degli iberici (29/45 da2) padroni assoluti dell’area colorata con la sostanza di Marc Gasol (11 punti, 6 rimbalzi), la classe di Pau (17 punti, 10 rimbalzi) e i salti di Ibaka (6 stoppate). In regia Josè Calderon ha giocato per i compagni (2 assist, 4 rimbalzi, 4 recuperi) e si è messo in proprio (17 punti, 8/12 al tiro), così come il miglior Rudy Fernandez (14 punti, 7/8 da2, in 36’ d’impiego) di tutto il torneo. E poi “la bomba” Navarro (27 punti, 36 nella semifinale contro la Macedonia). Il trentunenne figlio della Catalogna e anima del Barcellona (13 stagioni in maglia blaugrana)ha incantato con le solite parabole morbide e l’orgoglio che ne fa la miglior guardia tiratrice del continente (18.7 punti di media all’Europeo, 34/76 da3).

Il ct Collet ha spremuto le stelle Parker (39’, 9/20 al tiro, 5 palle perse, 26 punti), Batum (32’, 4/11 al tiro) e Noah (30’, 11 punti, 8 rimbalzi). Il ritmo è stato alto fin dal primo quarto con le prime fiammate di Navarro e la solidità di Marc Gasol, 22-14 all’8’, e percentuali di realizzazione atipiche per una finale. La Francia si è mantenuta a contatto con il tiro dalla lunga distanza di Parker (14 punti), ma è una coperta corta per le scorribande della guardia catalana (già 13 punti), 38-26 al 14’. Dopo qualche storia tesa Nicolas Batum (10 punti) ha deliziato il pubblico di Kaunas con una rimonta prepotente, 46-41 al 19’. Nel terzo periodo si è proseguito a elastico, dal 60-54 del 25’ al 69-56 del 27’, con Navarro che fa impazzire la difesa francese con i tempi di reazione dall’uscita dai blocchi all’esecuzione del tiro sublimi. La Spagna si passa la palla (19 assist) ed esegue alla perfezione tutti i giochi. Per il colpo del ko bisogna attendere l’inizio dell’ultima frazione, quando a 7’ dalla sirena Pau Gasol infila la tripla del +16, 84-68. L’energia e la spinta emotiva dei francesi si sono esaurite e comincia la festa spagnola.

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