domenica 4 settembre 2011

Eurobasket, Italia battuta dalla Francia saluta la Lituania

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di Gabriele Santoro

ROMA - L’Italbasket si congeda dagli Europei con una partita generosa e di qualità. Il trio Bargnani (22)-Gallinari (18)-Belinelli (19) in attacco (59 punti in tre) e una buona difesa tengono gli azzurri avanti per trentotto minuti prima che le giocate risolutive di Boris Diaw regalassero la vittoria, 91-84, e la qualificazione all’ambiziosa Francia. La nazionale di Pianigiani sfrutta la giornata storta di Tony Parker (3/11 al tiro, 4 falli commessi), ritrova buone percentuali al tiro (66% da2, 30% da3) con una migliore circolazione della palla, gestisce bene alcuni giri a vuoto e perde la lucidità solo nella volata finale (31 punti subiti nell’ultimo periodo). I transalpini dotati di una quantità di talento, fisicità e atletismo impressionante, da medaglia d’oro, hanno dimostrato di saper vincere anche senza i trenta punti a serata della stella Parker. Nicolas Batum (20 punti) ha imperversato con Diaw (21 punti) e Gelabale (8 punti, 100% dal campo) ha infilato le triple della svolta.

Nella serata in cui il passaggio del turno era già compromesso si è vista l’Italia migliore che ha valorizzato la propria atipicità: tanta sofferenza nell’area colorata per la scarsa fisicità (sotto 38-17 a rimbalzo, 25/40 da2 per i francesi nell’area dei tre secondi) compensata dal talento dei suoi Nba, dalla corsa e dal sacrificio dei compagni in difesa. Ora non resta che vincere domani contro Israele con il rimpianto fortissimo per la sconfitta contro la Germania: con Bargnani coinvolto e innescato come nelle ultime due partite e percentuali di realizzazione meno scadenti (32% al tiro contro i tedeschi) il passaggio del turno era cosa fatta.

Mago speciale.
Il record dei trentasei punti (22 di media con 6.5 rimbalzi) segnati contro la Lettonia è l’immagine più bella del nostro Europeo. Il fenomeno dei Raptors è il simbolo dell’Italia cestistica che sta faticosamente cercando di risalire la china. Il campo dice che la strada è ancora lunga, ma c’è un punto fermo e ha la maglia numero sette.

L’eliminazione brucia
come però era troppo alto l’obiettivo, fissato dalla Federazione, del pass per il torneo preolimpico destinazione Londra 2012. Il trio di Nba non ha girato alla perfezione e questa era la condizione essenziale per alimentare qualsiasi tipo di sogno. Nelle prime tre partite Belinelli ha viaggiato al 27% al tiro. Gallinari, penalizzato da una distorsione alla caviglia, non ha espresso al massimo le sue potenzialità. Per il resto la squadra non ha lesinato impegno e dedizione con le note lacune in fase di regia, dove però Hackett ha dato energia, e una panchina troppo corta. Ma si riparte da qui. Paradossalmente la notizia migliore dell’estate azzurra è arrivata a luglio, quando la selezione Under 20 dopo diciassette anni è tornata nella finale europea di categoria. Alle spalle di questo gruppo, che nel 2012 dovrà sudarsi la qualificazione ai prossimi Europei, ci sono dei giovani interessanti da integrare. Su tutti Alessandro Gentile: il figlio d’arte il cui talento sta sbocciando in un ambiente ideale. A Treviso ha tanti minuti e responsabilità a differenza di troppi italiani che fanno da tappezzeria nelle rispettive formazioni. Nella Milano milionaria il buon prospetto Melli sarà il sesto lungo, a Siena gli italiani sono solo un buon completamento. Una nazionale vincente non si costruisce in America, ma nei nostri campionati.

La partita.
Pianigiani conferma il quintetto base della prima vittoria con la Lettonia: Hackett in regia, Belinelli e Carraretto sul perimetro, Gallinari in ala grande e Bargnani sotto canestro. Collet risponde con Parker, De Colo, Batum, Diaw. L’avvio non è incoraggiante: gli azzurri si dimenticano due volte Batum che vola a schiacciare su invenzione di Parker, 8-3 al 2’, e accettano un ritmo alto. Bargnani e Carraretto (5 punti) suonano la sveglia: il romano infila tredici dei primi ventitre punti dell’Italia con il solito repertorio di tiri fronte a canestro, triple e due splendide schiacciate; il pretoriano del ct ci sblocca prende coraggio dalla lunga distanza, 16-18 all’8’.

La Francia cerca e trova Noah (4 punti), mentre Gallinari concretizza una buona circolazione di palla dall’arco, 20-23 al 10’. Nel secondo periodo riemergono i fantasmi delle tre sfide precedenti: la nazionale non fa canestro per 3’ con le forzature del Gallo (1/5) e i francesi sorpassano, 29-26 al 14’. Il Mago (17 punti) è uno spettacolo, mentre arriva la prima e unica fiammata del Belinelli (15 punti) vecchia maniera, versione Fortitudo Bologna: tre triple consecutive a bersaglio in 1’42 per il massimo vantaggio, 41-48 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo Diaw (13 punti), Batum (14 punti) e Noah ricominciano a macinare punti in area e la dote acquisita evapora, 52-54. Gallinari dà fosforo e ossigeno in attacco e rimette la giusta distanza, 60-67 al 30’. In apertura dell’ultimo quarto la difesa italiana ha le mani basse e Gelabale è una sentenza dalla lunga distanza, 77-74 al 35’. Un gioco da tre punti dell’ala milanese vale l’ultimo vantaggio, 79-81 al 38’. A 55” dalla sirena Bargnani sull’83-82 manda sul ferro una tripla fondamentale, Diaw non sbaglia, 85-82, e Belinelli getta al vento il possesso della speranza.

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