martedì 24 maggio 2011

Bolt-Powell, sprint dei sogni a Roma con il Golden Gala

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di Gabriele Santoro

ROMA – Alla vigilia di un Golden Gala ricco di stelle dell’atletica mondiale con quindici medaglie d’oro di Pechino 2008 Usain Bolt sfoggia il sorriso e l’ironia dei giorni migliori. È lui l’uomo più atteso nella gara regina dei cento metri della tappa italiana della Diamond League. Il campione giamaicano si presenta con un taglio di capelli stile Balotelli e la maglia azzurra della nostra nazionale di calcio senza nascondere un sogno nel cassetto: «Penso che potrei ottenere buoni risultati sportivi anche nel mio amato calcio, chissà forse un giorno proverò…». Se il rettangolo verde è ancora lontano, l’appuntamento di giovedì sera con la pista dello stadio Olimpico è vicino e per Bolt si tratta del rientro alle gare dopo uno stop lungo dieci mesi. «Per la prima volta avverto un po’ di nervosismo - spiega lo sprinter - perché è passato del tempo dall’ultima gara. La condizione fisica è buona. Ho lavorato molto sulla forza. Sono curioso di vedere come correrò con questi bicipiti!»

Il Golden Gala è la prima tappa di avvicinamento di Bolt ai Mondiali in programma ad agosto in Corea del Sud. La data da cancellare per il primatista mondiale e iridato di 100 (9''58), 200 (19''19) e staffetta 4x100 (37''10) è il 6 agosto 2010, quando nella tappa svedese della Diamond League aveva chiuso in 9''97', condizionato da fastidi alla schiena, alle spalle dello statunitense Tyson Gay. «Non ho patito un vero e proprio infortunio alla schiena - precisa Bolt - ma per precauzione mi sono voluto fermare. I medici hanno detto che sto bene e la preparazione non ha avuto imprevisti. Ma solo la pista darà la risposta sul mio stato di forma reale. Tyson Gay? È un competitore fantastico e soprattutto un atleta modello, niente alcol e party. La sconfitta che mi ha inflitto a Stoccolma non ha intaccato la mia fiducia. Non esiste una carriera sportiva senza passi falsi, ma voglio provare al mondo che sono ancora il migliore»

L’attenzione del ventiquattrenne figlio del vento non si concentra sul tempo da ottenere,
il record dei 100 metri al Golden Gala lo detiene Tyson Gay con il 9''77 del 2009, ma punta al ritorno al successo. «Al momento non mi interessa migliorare il record - prosegue Bolt - ma riprovare le sensazioni giuste a partire dalla vittoria. Inoltre non ho un punto di riferimento cronometrico all’Olimpico, perché è la mia prima partecipazione al meeting romano». Bolt troverà come avversari principali il francese Christophe Lemaitre, primo atleta bianco a scendere sotto i 10”, e il connazionale Asafa Powell beniamino del Golden Gala. «Lemaitre ha grandi qualità e può entrare nella rosa dei tre o quattro migliori atleti mondiali. Gareggiare con Powell è sempre entusiasmante, spinge forte ed è al top da molte stagioni. Ma il primo errore di un atleta vincente è pensare agli avversari».

A chi gli chiede una prima impressione di Roma Bolt strappa un sorriso: «La stanza d’albergo è comodissima, la zona è molto tranquilla e soprattutto c’è la Play-Station!» Bolt sembra aver trovato anche l’amore «vi posso annunciare (sorride, ndr) che mi sposerò con una bellissima donna italiana che ho visto ieri sera nella palestra dell’hotel». Un modo per stemperare la pressione «che è il prezzo da pagare alla notorietà e alla minore privacy». Bolt dedica un pensiero anche al ”suo” Manchester United «sono sicuro che sabato nella finale di Champions League contro il Barcellona mi regalerà una grande soddisfazione.»

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