di Gabriele Santoro
ROMA - L'uomo più veloce del mondo è il re dei 100 metri anche al Golden Gala: Usain Bolt brucia al fotofinish con il tempo di 9.91 il connazionale giamaicano Asafa Powell. Bolt, al rientro in pista dopo dieci mesi di assenza, regala all’Olimpico uno sprint emozionante inseguendo per 70 metri Powell. Bene anche il terzo incomodo Lemaitre che ferma il cronometro a 10”.Roma ha risposto al richiamo della grande atletica con una strepitosa presenza di pubblico: oltre 47mila persone hanno gremito tutti i settori dello stadio romano. Le note di “Simply the Best” e applausi convinti accompagnano l’uscita festante di Bolt. E lui è veramente il migliore: istrionico, sorridente e capace di regalare sempre sensazioni positive.
Ma all’Olimpico non ci sono stati solo i 100 metri; tante gare hanno offerto spunti tecnici interessanti, buoni tempi e misure con sfumature d’azzurro.
Andrew Howe, che vuole tornare su livelli altissimi, domina i 200 metri. L’azzurro sfiora il proprio personale di 20.28 con 20.31 scattando bene alla partenza, controllando l'azione in curva per cedere un po' nel rettilineo finale. Nella staffetta 4x100 l’Italia con Donati, Collio, Di Gregorio e Cerutti arriva dietro solo al Canada con 38.89. Nel salto triplo Phillips Idowu registra un ottimo 17.59, miglior prestazione dell’anno, con Schembri e Donato rispettivamente quinti e settimi.
La bella beniamina dell’Olimpico Blanka Vlasic si gode il tifo sotto la Curva Sud e ripete il successo del 2010 nel salto in alto senza strafare (1.95) e con poche concorrenti. Dopo aver messo in sicurezza la vittoria tenta i 2 metri, ma l’asticella viene giù tre volte. Il salto con l’asta maschile regala spettacolo con il derby europeo tra il francese Renaud Lavillenie e il tedesco Malte Mohr. Lavilliene resta lontano dal primato del Golden Gala, detenuto dal mito Sergey Bubka, ma con 5.82 fa bottino pieno con vittoria e misura dell’anno.
Allyson Felix, seconda donna al mondo a vincere tre medaglie d’oro nello stesso Mondiale, controlla bene i 400 metri e abbassa da 50.33 a 49.81 il tempo dell’anno. Ma la campionessa non fa la doppietta nei 200 battuta dall’altra Usa Bianca Knight con 22.64.
In apertura di serata il salto in lungo e il lancio del disco hanno offerto subito buone prestazioni con la statunitense Reese e la croata Perkovic. La giovane croata, classe ’90, si aggiudica la prima gara del Golden Gala 2011 lanciando il disco a 65.56 metri (67.96 il suo personale fatto registrare lo scorso febbraio). La campionessa europea di Barcellona 2010 consolida il primato nella Diamond League e lascia alle spalle la deludente cinese Yanfeng Li che non supera i 62.55 metri.
Nel salto in lungo la statunitense Brittney Reese, campionessa mondiale di Berlino 2009 saltando 7.10, strappa la miglior misura con 6.94 a un soffio dal 6.95 record stagionale di Veronika Shutkova. La connazionale Funmi Jimoh, leader in Diamond League, guida a lungo la gara con 6.87.
Il canadese Dylan Armstrong dopo la seconda posizione nel passato meeting romano conquista il primo posto gettando il peso a 21.60 metri. Armstrong conferma l’ottimo stato di forma: il 23 aprile a La Jolla aveva toccato i 21.72 metri. Il polacco Tomas Majewski, argento europeo e mondiale, chiude dietro Armstrong con il personale stagionale di 21.20.
I 400 metri ostacoli aprono il sipario sulla pista e a dominare c’è il sudafricano bianco Louis Jacob Van Zyl che con 47.91 stacca il britannico Greene e lo statunitense Angelo Taylor. La kenyota Milcah Chemos Cheiywa stupisce tutti abbattendo di 4”, dal 9.16.44 a 9.12.89, la migliore prestazione dell’anno segnato proprio da lei a Doha il 6 maggio.
Nei 100 metri ostacoli femminile è tripletta statunitense con Harper, Wells e Carruthers. La ventiseienne Dawn Harper, nativa di East Saint Louis e medaglia d’oro a Pechino 2008, controlla con 12.70 la leader della Diamond League Wells che mantiene immacolato il 12.58 di Doha 2011. Gli 800 metri maschili senza la stella annunciata alla vigilia David Rudisha vanno a Robinson con 1.45.09. Nei 1500 al femminile ruba la scena Maryam Yusuf Jamal con il tempo dell’anno: 4.01.60. Curiosità nei 5000 dove l’unico atleta bianco in lista fa la “lepre” e l’etiope Merga incanta con 12.54. Nei 400 metri uomini vince Brown con 45.16. A chiudere c’è il giavellotto femminile con la deludente Spotakova che cede alla russa Abakumova che lancia a 65.40.
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