venerdì 18 novembre 2011

Ficarra&Picone: ridere senza volgarità in "Anche se è amore non si vede"

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=170402&sez=HOME_CINEMA

di Gabriele Santoro

ROMA – È ancora possibile far ridere di gusto il pubblico al cinema con una commedia italiana senza inondarlo di parolacce, banalità o volgarità? È la scommessa del nuovo film Anche se è amore non si vede della collaudata coppia di attori comici e registi palermitani Ficarra&Picone. Il lavoro, prodotto da Attilio De Razza con Medusa e distribuito in 550 copie, uscirà il 23 novembre e punta a ripetere gli incassi a nove zeri dei successi precedenti La Matassa e Il 7 e l’8. Novantaquattro minuti di pellicola che scorrono leggeri, inseguendo la geometria variabile dell’amore con i suoi equivoci e domande quotidiane. Da un’amicizia può nascere una storia d'amore? Perché ci manca spesso il coraggio di dire al partner che è finita? Quanto è vero il vecchio adagio del “chiodo scaccia chiodo”? Perché rincorriamo chi ci rifiuta e non ci accorgiamo di chi ci ama?

In Anche se è amore non si vede Salvatore Ficarra e Valentino Picone sono due amici alle prese con situazioni sentimentali agli antipodi e condividono l'attività di operatori turistici con un pullman vintage, di colore giallo, che porta i turisti in giro per Torino. Sono diversi, ma inseparabili: «Sei il peggior miglior amico che mi potesse capitare. Ti ho scelto a scuola quando gli altri erano stati tutti presi», dice Salvatore. Quest’ultimo intraprendente e disincantato è alla caccia continua di avventure amorose. Il dolce e imbranato Valentino invece tra anniversari e scontatissime feste a sorpresa opprime la fidanzata Gisella, interpretata dalla divertente Ambra Angiolini, che non sa come uscire dal rapporto e chiede aiuto al miglior amico del proprio uomo. Poi c’è la frizzante e improbabile guida turistica Natascha (Sascha Zacharias) corteggiata dal principale Salvo, che non si accorge delle attenzioni dell’insicura amica di vecchia data Sonia (Diane Fleri).

L’intreccio narrativo, in un ritmo incessante di battute riuscite, scioglie i nodi di affetti rincorsi alla ricerca dell’happy end. Anche se è amore non si vede è un invito a prendersi meno sul serio e a mantenere la giusta distanza da sentimenti che possono cambiare in una frazione di secondo. «Le relazioni non cambiano mai: ci si rincorre sempre, ma come diceva Troisi un uomo e una donna sono le persone meno adatte per sposarsi. Non tutto quello che vedrete è autobiografico, piuttosto frutto dell'osservazione della società», spiega Ficarra. I due protagonisti non monopolizzano la scena. «Siamo stati scemi - ironizza Picone - perché avendo scelto tre donne ci siamo automaticamente messi in minoranza». «Una volta entrata in sintonia con le dinamiche, la fragilità e l’unicità di Salvo e Valentino - sottolinea Ambra Angiolini - più che aver lavorato mi sono appassionata alla lavorazione del film. Abbiamo raccontato quello che non si vede dell’amore, pieno di equivoci e parole non dette. Sono entrata nel mio personaggio, una donna nevrotica e speciale, tirando fuori la sua carica di umanità. Nella vita reale credo più a una storia d'amore finita che si trasforma in amicizia, che la dinamica inversa». «Durante le riprese c'è stato spazio anche per le improvvisazioni e il confronto. Ormai non posso fare a meno delle loro prese in giro e caricature divertenti. Al contrario di Ambra penso che da un'amicizia possa sbocciare l'amore, perché conosci già diversi aspetti della persona che ti è vicina», dice Diane Fleri.

Nel film risalta il tributo alla coppia Bud Spencer-Terence Hill con tanto di scazzottata al matrimonio sui generis dell’indeciso e furbo Orazio (Giovanni Esposito): «Da piccoli sono stati nostri idoli - svela Ficarra - ed è un chiaro riferimento cinematografico. Gli effetti sonori degli schiaffi e dei pugni sono stati curati dallo stesso rumorista dei loro film. Sul set ci siamo fatti una foto con il mitico Sal Borgese, presente in molti lavori di Carlo Pedersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence Hill)». «Ci ispiriamo anche al cinema di Sergio Leone e al genere spaghetti western - prosegue Valentino - perché era pieno di ironia». Dopo tre film girati in Sicilia la coppia di attori-registi ha deciso di trasferirsi a Torino: «Sarebbe troppo facile dire che dalla nostra regione emigrano pure i film. Cercavamo una città d’arte, meno inflazionata di altre, necessaria per ambientare l'occupazione dei protagonisti». La sceneggiatura è firmata anche da Fabrizio Testini e Francesco Bruni, sceneggiatore e regista della commedia Scialla da oggi al cinema.

Ficarra e Picone posano anche il proprio sguardo critico sull’Italia e sull'immagine del nostro paese all'estero. Frecciate che non stonano nel contesto di una narrazione spensierata: «Qua vedo solo macerie, ma che è l’Italia in miniatura?» o dalla voce di Peter (David Furr), l'antipatico fidanzato americano di Sonia: «Ogni volta che torno in Italia la trovo un po’ peggio».

E il mirino dei due comici è puntato sulla politica: «Importiamo molte commedie dall’estero - dice Ficarra - mentre noi esportiamo con fatica il nostro cinema. I politici ci fanno una concorrenza sleale: sono presenti in tutti gli show satirici del pianeta. Da bambino mi annoiavo guardando le tribune politiche per il linguaggio politichese, ma ora siamo scesi troppo in basso con il dito medio facile, le pernacchie e gli insulti dei nostri parlamentari». «Stiamo vivendo un lento declino culturale - rincara Picone - e ora si respira un’aria da festa finita. Dobbiamo raccogliere i cocci. Il governo Monti? Se questo è tecnico, il precedente era di fantasia. Non auguro a nessun paese di passare alla normalità da un giorno all’altro, dovrebbero metabolizzare il nostro stesso shock».

I due nella vita appassionati di calcio, sul set si sono cimentati con la disciplina nordica del curling e hanno fatto una caricatura goliardica dei riti stanchi, come le esultanze verso le fidanzate e le ripetitive dichiarazioni post partita, dei professionisti dello sport. «Durante le Olimpiadi invernali di Torino eravamo davanti al televisore - racconta Salvo - e ci siamo appassionati a questo sport. A Palermo è un po’ difficile trovare le piste…e non potevamo perdere l’occasione di provare questa ebbrezza»!

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