domenica 21 ottobre 2012

Il ritorno di Riccardo Rossi al Sistina

Il Messaggero, sezione Cultura & Spettacoli pag. 25,
21 Ottobre 2012

di Gabriele Santoro


 di Gabriele Santoro

ROMA – Riccardo Rossi è un fantasista che senza condizionamenti tattici può inventare in tutti gli spazi liberi. Volto e anima di molti spot tv di successo, è ancora innamorato della pubblicità: «Perché rappresenta una sfida: dire tanto in poco tempo». L’attore romano è un osservatore della realtà urbana, catturare frazioni di quotidianità, le scrive e poi le porta in palcoscenico. Ti incalza con la sua ironia spontanea e travolgente: «Bravooo! Anch’io uso sempre taccuini senza righe. È una questione psicologica, vero?».

Attualmente gira l’Italia con il programma Conosco un posticino (DoveTv, Sky canale 412) alla scoperta dei luoghi più suggestivi del Belpaese. È impegnato nel gioco-show per aspiranti chef Cuochi e fiamme di La7d, ma il teatro è il suo ambiente naturale e a gennaio tornerà per quattro serate al Sistina con il collaudato spettacolo Di nuovo a casa Rossi. Intanto mercoledì festeggia i suoi 50 anni nella Sala Sinopoli del Parco della Musica.

Com’è finito l’attore Rossi davanti ai fornelli? «Tutta colpa di Barbara Boncompagni e delle cene allegre in cui ho svelato la mia passione per l’arte culinaria. Ha pensato di introdurre un guastafeste tra i giurati per inserire note comiche tra una ricetta e l’altra. Io in cucina? Mangiavo i piatti della tradizione romana che preparava mia nonna». Cuochi e fiamme registra l’audience più alta di La7d:«La ricchezza e la varietà della nostra gastronomia caratterizzano la cultura nazionale, spesso tramandata. Quante volte chiediamo: Ma tu, come prepari quel piatto?».

L’attore non si fa mancare nulla, nemmeno il web dove è approdato il blog Pagine Rossi. «Riempivo quaderni con pezzi che giravo solo agli amici più stretti. Fino a quando il mio direttore creativo Federico Taddeucci mi ha suggerito di creare il blog. Il pubblico ha subito risposto ed è nata una gratificante collaborazione con Fiorello. Un incontro fortuito: la mia amica Susanna Biondo, moglie di Rosario, ci ha messo in contatto segnalandogli il mio blog. Lui mi ha scoperto e apprezzato: così è nata la mia partecipazione anche come autore del Fiorello Show. È un fuoriclasse che ho sempre ammirato».

Rimpianti, progetti? «Non ho avuto molte occasioni per esprimermi e in tv si è smarrito lo spirito sperimentale. Ormai ci si affida solo a format navigati, catene di montaggio. Il sogno della mia vita resta realizzare un grande show. A teatro parlo la mia lingua: il mio viaggio è iniziato nei palcoscenici di periferia fino ad arrivare al Sistina, che è un’emozione unica. La mia Casa Rossi? Monologhi, musica, ospiti, storie della mia Roma, a cui dobbiamo volere più bene».

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