di Gabriele Santoro
Scariolo manterrà in modalità part-time l'impegno da selezionatore della Spagna che nel 2009 ha condotto alla vittoria dell'Europeo. «Questo accordo è stato siglato in perfetta sintonia con la Federazione Spagnola con cui l’Olimpia Milano intende instaurare un rapporto di proficua collaborazione», sottolinea il comunicato della società meneghina. Dopo cinque mesi si chiude così la seconda avventura di Dan Peterson sulla panchina che l'ha fatto entrare nella leggenda della pallacanestro nazionale. In questi giorni il "nano ghiacciato" ha ripetuto più volte «sono stati i cinque mesi più belli della mia vita» e c'è da credergli per le emozioni che avrà provato non avendo mai smesso di sentirsi coach. Stavolta il campo non gli ha dato ragione, ma è l'ultimo responsabile di un'annata conclusa al di sotto delle aspettative estive.
Chi è Scariolo. Nato nel '61 a Brescia è uno dei tecnici con la valigia sempre pronta ad affrontare sfide inedite con la capacità di adattarsi in fretta alle nuove situazioni. Oltre al valore dell’allenatore il campionato italiano recupera anche un sapiente e mai banale comunicatore. Il coach ha assunto un impegno importante anche fuori dal campo con la Fondazione Cesare Scariolo. Nel 1998 dopo la morte del padre a causa della leucemia ha creato una fondazione con l’obiettivo di aiutare bambini colpiti dalla stessa malattia sostenendo le rispettive famiglie.
Nel 1985 apre la carriera con il successo nel mondiale militare con una selezione azzurra. La prima fondamentale esperienza in panchina, dopo lo svezzamento a Brescia, arriva con l’approdo alla Scavolini Pesaro in qualità di assistente di Giancarlo Sacco e responsabile del settore giovanile. All’ombra del maestro Valerio Bianchini, divenuto coach della Scavo nella stagione 1987/88, apprende l’arte della dialettica nella gestione del gruppo e dei rapporti con i mezzi d’informazione festeggiando da assistente il primo tricolore. A soli ventinove anni gli viene affidata la guida della prima squadra ed è subito scudetto (il secondo per la Scavolini).
Scariolo, dopo la parentesi in Fortitudo dal 1993 al ’97, inizia il grande viaggio spagnolo. Il Tau Vitoria lo chiama e lui gli regala una finale scudetto con storica prima qualificazione all’Eurolega, mentre l’anno successivo conquista la Copa del Rey. La consacrazione arriva nel 2000 quando con il Real Madrid di Sasha Djordjevic sbanca Barcellona in gara cinque di finale e si laurea campione di Spagna. Nel 2006 bissa il titolo con Malaga che ha portato nell’elite del basket continentale. L’altra scommessa estera di Scariolo si chiama Russia: nel 2009 accetta l’incarico al Khimki Mosca in cui ottiene buoni risultati, ma lo strapotere del Cska lascia pochi spazi. Nel frattempo diviene ct della Spagna di Gasol e Navarro e trionfa nell'Europeo polacco del 2009.
Milano da ricostruire. Il roster dell’Armani Jeans Milano subirà una rivoluzione quasi completa. I giocatori sotto contratto anche per la prossima stagione sono Hawkins, Jaaber, Rocca ed Eze insieme ai giovani Melli e Viggiano rispettivamente in prestito a Pesaro e Biella. Hanno deluso moltissimo Lynn Greer, lontano parente del talento ammirato a Napoli, e il lungo ucraino Pecherov e si congederanno senza rimpianti dall’Olimpia. Intanto sul forum del sito della società milanese i tifosi accolgono con soddisfazione la prima pietra della rifondazione «Benvenuto Sergio, torna a farci vincere!»
Nessun commento:
Posta un commento