sabato 1 ottobre 2011

Basket, la cinquina di Siena: Cantù battuta nella Supercoppa

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di Gabriele Santoro

ROMA - La Bennet Cantù spreca l’occasione, costruita con saggezza per trentotto minuti, di interrompere la dinastia nazionale dell’invincibile Montepaschi Siena. I campioni d’Italia conquistano in volata, 73-70, la quinta Supercoppa italiana consecutiva, la sesta della propria storia, sul collaudatissimo asse lituano Kaukenas (10 punti)-Lavrinovic (25 punti, 7/11 al tiro, 9/9 ai liberi, 8 rimbalzi, 34 di valutazione). Il primo infila a 1’20 dalla fine l’unica, ma decisiva, tripla della sua serata, 69-65. Il secondo è l’anima delle varie rimonte senesi con l’ampio repertorio offensivo che ne da diversi anni a questa parte ne fa il lungo più forte della nostra Lega.

Lo splendido tifo canturino trasforma il Palafiera di Forlì nel Pianella di Cucciago, ma nel momento chiave sul 59-63 al 37’ una banale palla persa su rimessa laterale e un’altra ingenuità riaccendono la Montepaschi versione cannibale. Lavrinovic non perdona dalla lunga distanza, poi le mani veloci di capitan Stonerook lanciano in contropiede Moss per il sorpasso, 66-65. Qualche errore di troppo dalla lunetta dei biancoverdi, 2/4, tiene aperta la sfida fino all’errore di Lightly che fallisce il libero che vale il supplementare, 71-70 a tre secondi dall’epilogo.

Nelle prime due frazioni i canturini toccano il massimo vantaggio al 12’, 12-22, ma la retina è un miraggio per tutti (10/26 dal campo). Mazzarino sigilla la superiorità della Bennet con un 2/2 da3, 32-24 al 20’. Al rientro dall’intervallo lungo la squadra di Trinchieri si pianta in attacco (4/12 in 10’), 0 punti in 4’, e la Montepaschi impatta, 36-36 al 25’. Si prosegue in equilibrio, ma i lombardi non sfruttano mai le inerzie positive (47-55 al 32’) e l’esperienza dei toscani li punisce sul traguardo.

Le due finaliste dell’ultimo scudetto sono un cantiere tecnico aperto e di conseguenza la partita viaggia a intermittenza tra errori (38 palle perse complessivamente) e percentuali al tiro basse soprattutto dalla lunga distanza (7/25 da3). Siena rinuncia al colpo dell’estate, David Andersen, ancora non al meglio della condizione e inizia a scoprire Dajuan Summers. L’ex Pistons dimostra applicazione, esplosività fisica e qualità in attacco, ma deve essere ancora integrato nei sistemi di coach Pianigiani. Bo Mc Calebb (13 punti, 6 falli subiti), dopo lo straordinario Europeo con la Macedonia, è già sontuoso e il suo primo passo non lo tiene nessuno.

Cantù intanto regala un’emozione a tutti gli italiani appassionati di pallacanestro: rivedere Gianluca Basile nei nostri palazzetti. Il “Baso” (6 punti) piazza un paio delle sue triple ignoranti, ma non ha le gambe per reggere a lungo la pressione difensiva del dinamitardo Mc Calebb (7 palle recuperate). Tra i nuovi innesti la scommessa Cinciarini (4 punti, 1 palla persa) manca di personalità, come l’americano Lightly (1/2 al tiro, -2 di valutazione) con un esordio in punta di scarpe. La dirigenza dei brianzoli, dopo aver rinunciato al pivot Parakhouski, deve colmare il buco sotto canestro che può creare danni soprattutto in ottica Eurolega.

A una settimana dal via del campionato si riparte dunque dalle due certezze della scorsa stagione: la fame insaziabile di successi della Montepaschi, la solidità ancora non vincente della diretta inseguitrice Cantù.

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