mercoledì 20 giugno 2012

Nba, ancora una rimonta per gli Heat: l'anello è a un passo

http://www.ilmessaggero.it/sport/basket/nba_miami_batte_ancora_oklahoma_ora_e_a_un_passo_dal_titolo/notizie/203646.shtml
di Gabriele Santoro
ROMA – Miami compie un’altra rimonta ed è a un passo dal titolo Nba. Oklahoma cede, 104-98, dopo aver costruito un vantaggio di 17 punti. Giovedì notte LeBron James (26 punti, 9 rimbalzi, 12 assist) avrà laprima occasione per coronare una rincorsa, lunga e a tratti affannosa, iniziata nove anni fa con la prima scelta di Cleveland nel Draft. Nella storia della lega cestistica statunitense a nessuna franchigia è sfuggito l’anello sul vantaggio di 3-1 in finale.

Nella sfida chiave per spostare gli equilibri della serie gli Heat trovano in Mario Chalmers (25 punti, 9/15 dal campo) un sostegno fondamentale. «Siamo eccitati dall’idea di giocarci in casa la prima opportunità di diventare campioni. Ma sappiamo di dover gestire molta pressione emotiva ed occorre restare concentrati solo sulla nostra pallacanestro», sottolinea coach Erik Spoelstra. Il tecnico di Miami pesca dalla panchina risorse inaspettate come Norris Cole (8 punti, 2/3 da3, +12 di plus/minus), che nel primo quarto riaccende il pubblico dell’American Airlines Arena stordito dall’intensità rabbiosa di Oklahoma. Gli Heat controllano i rimbalzi (40-35), migliorano sensibilmente le percentuali di realizzazione (48% complessivo, 10/26 da 3) rispetto a gara 3 e ottengono come al solito molti viaggi in lunetta (18/25 da1). Chris Bosh (13 punti, 9 rimbalzi) e Dwayne Wade (25 punti, 2/3 da3, +10 di plus/minus) producono una partita di sostanza.

«Russell ci ha trascinato con una prestazione straordinaria, ma non è bastato per vincere. Non ci arrendiamo malgrado il 3-1», dice coach Scott Brooks. Il suo playmaker, Westbrook, spazza via le critiche che lo stanno accompagnando con una serata magica: 43 punti a referto, 20/32 al tiro, 7 rimbalzi e 5 assist. Ai Thunder manca tantissimo l’apporto dalla panchina di James Harden (8 punti, 2/10, 10 rimbalzi). Il miglior sesto uomo dell’Nba non sta incidendo a differenza delle serie precedenti. Kevin Durant (28 punti di cui 4 negli ultimi 12’, 9/9 ai liberi) non cambia il passo nel periodo decisivo. Oklahoma non ha pericolosità sul perimetro (3/16 da3) e paga l’inesperienza nella cura dei dettagli.

La partita. L’avvio dei Thunder è prepotente: 7/7 al tiro con Westbrook scatenato, 5-15 al 4’30. Miami colleziona uno 0/3 dalla lunga distanza e pasticcia con Wade. Il veterano Collison sigilla un ulteriore break di 10-0, 12-27 al 10’. Cole, subentrato allo spento Wade, sfrutta dall’angolo un assist di James per la tripla che rianima Miami, 19-33 al 12’. Il rookie classe ’88 inaugura un parziale devastante di 16-0 con cui gli Heat annullano la partenza negativa, 32-33 al 16’. Harden regala l’unica giocata di energia della sua serata, ma Chalmers e Wade (7 punti nel secondo periodo) non si prendono pause, 46-49 al 24’. Al rientro dall’intervallo lungo James inventa l’assist per il sorpasso di Wade e il primo vantaggio interno, 50-49.

Chalmers ha fiducia come il compagno triplista Battier, 71-66. James (autore degli ultimi 13 punti di Miami nella terza frazione) attacca il ferro e guadagna liberi con una continuità impressionante, 79-75 al 36’. La partita resta però viva con il meraviglioso Westbrook ad arginare la fuga dei padroni di casa, 90-90 a -6’. Durant mette la freccia con l’arresto e tiro che brucia la guardia di Battier, 92-94. I Big Three non steccano: Bosh indovina un bel movimento in avvicinamento a canestro, James infila una tripla centrale e Wade un layup importante per il 99-94 a -2’19 dalla conclusione. Westbrook (17 punti in 12’) insiste, ma Haslem conquista una palla contesa determinante che Chalmers trasforma nei liberi della sicurezza, 103-98 a 13.8” dalla sirena.

Finale Nba

Oklahoma City Thunder-Miami Heat 105-94
Oklahoma City Thunder-Miami Heat 96-100

Miami Heat-Oklahoma City Thunder 91-85
Miami Heat-Oklahoma City Thunder 104-98

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