lunedì 11 giugno 2012

Nba, Miami non sbaglia: Thunder-Heat per l'anello

http://www.ilmessaggero.it/sport/basket/nba_miami_campione_est_finale_tra_heat_e_thunder/notizie/201756.shtml
 
di Gabriele Santoro

ROMA – I tre assi di Miami, James-Wade-Bosh, piegano, 101-88, la strenua resistenza degli encomiabili Celtics e raggiungono Oklahoma in una finale inedita che segna il nuovo corso della lega cestistica statunitense. Da martedì si affronteranno le due franchigie che propongono la pallacanestro più atletica, intensa e dinamica dell’intera Nba e sarà decisamente qualcosa di più della sfida stellare Durant-James. I “Big-Three” di South Beach totalizzano 63 punti e mettono a referto tutti gli ultimi 30 degli Heat. LeBron (31 punti, 9/21 al tiro, 12 rimbalzi) supera per la sesta volta in sette partite quota trenta (33.5 di media nella serie) ed è autore della tripla che indirizza gara sette.

Wade (23 punti, 6 assist, 6 rimbalzi, +13 di plus/minus) disputa la migliore prestazione di questa finale di conference, ma a fare la differenza è il pieno recupero di Chris Bosh (19 punti, 3/4 da3, 8 rimbalzi in 31’ d’impiego), determinante negli equilibri tecnici di Miami. «Ci è mancato moltissimo - sottolinea James riferendosi al compagno -: è stato perfetto in ogni soluzione offensiva, in difesa e a rimbalzo. Siamo felici di riaverlo con noi nel momento decisivo della stagione: senza il suo apporto difficilmente avremmo vinto». Miami controlla i rimbalzi (38-33) e guadagna quasi il doppio di viaggi in lunetta (27-15 nei tiri liberi).

Ko con onore per Boston. «Dategli credito: hanno conquistato la qualificazione giocando da squadra e sono da titolo». Rajon Rondo (22 punti, 10 rimbalzi, 14 assist), che firma così la terza tripla doppia della sua post season, riconosce i meriti degli avversari ed è la pietra sulla quale Boston dovrà rifondare un organico che ha lasciato un marchio indelebile nella storia della Nba. «Non nutriamo rimpianti. Abbiamo dato tutto e ritengo fosse complicato vincerne addirittura due in trasferta. Da allenatore temo che non avrò più un gruppo di giocatori con queste qualità morali», ammette Doc Rivers. I Celtics, privi di ricambi all’altezza in panchina (appena 2 punti segnati), lottano come sempre, ma stavolta devono arrendersi all’anagrafe e al vantaggio fisico di Miami. Il trio Allen (15, 5/11)-Pierce (19, 7/18 dal campo)-Garnett (14 punti, 7 rimbalzi) tiene botta e dimostra di crederci fino all’epilogo.

La partita. L’avvio di Boston promette bene: Ray Allen ritrova il feeling con il tiro da fuori ed insieme a Paul Pierce fattura il +9, 14-23 all’8’. L’ingresso di Bosh (7 punti consecutivi in apertura del secondo periodo) accende Miami, 30-30 al 14’. Brandon Bass (14 punti all’intervallo lungo) risponde con un break personale di 8-0 schiacciando a canestro il +11 Celtics, 38-49. Wade (5 assist) regala la prima fiammata con l’azione più spettacolare dell’incontro: James (14 punti) intercetta un passaggio, scatta in contropiede, serve il compagno che in volo gli alza la palla per un alley oop da favola. Ma Allen è ispirato dal decimo assist di Rondo per il 46-53 del 24’.

Al rientro dall’intervallo lungo si ristabilisce un equilibrio completo, 65-65 al 32’, e gli Heat ricevono un contributo sostanzioso anche da Battier (2 triple nel terzo quarto) e Chalmers. Ai numeri di Rondo risponde Bosh per il 73-73 del 36’. Nell’ultima frazione James, che inchioda una schiacciata stupenda ad alta quota e infila una tripla da otto metri, e il lungo atipico confezionano il parziale a cui Boston non riesce a reagire: 13-5 in 2’, 91-84 al 42’. Poi ci pensa Wade ad allargare il distacco oltre la doppia cifra, 98-86, con un gioco da tre punti, canestro e libero aggiuntivo, per poi mandare baci a tutta l’American Airlines Arena. I Celtics sbagliano tre tiri di fila dalla lunga distanza e alzano definitivamente bandiera bianca.

Finali di Conference

Est: Miami Heat-Boston Celtics 4-3
Ovest: San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 2-4

Finale Nba

Oklahoma City Thunder-Miami Heat in programma da martedì 12 giugno

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