http://www.ilmessaggero.it/sport/basket/finale_nba_miami_heat_avanti_2_1_suicidio_thunder_in_gara_3/notizie/203280.shtml
di Gabriele Santoro
Nel primo episodio della serie in Florida Dwayne Wade (25 punti, 9/11 ai liberi, 7 rimbalzi, 7 assist) è la spalla ideale di LeBron James (29 punti, 11/23 dal campo) determinante a rimbalzo (ne strappa 14). Shane Battier (9 punti, 2/2 da 3) conferma una condizione strepitosa e la confidenza che gli ha permesso di collezionare uno straordinario 11/15 in tre partite. Chris Bosh (3/12 in 37’ d’impiego) non si ripete sui livelli della sfida precedente, ma è una presenza insostituibile nell’area dei tre secondi (11 rimbalzi di cui 4 offensivi, 2 stoppate).
«Oggi abbiamo dimostrato di saper vincere anche con percentuali di realizzazione basse. I ragazzi hanno sopperito a ciò con un’eccellente intensità in tutte le fasi del gioco», spiega coach Spoelstra. In difesa James riesce a limitare, specialmente nell’ultimo quarto, il pericolo pubblico numero uno Kevin Durant. LeBron avverte l’urgenza di cambiare il corso della storia: «L’anno passato in finale non ho prodotto abbastanza giocate decisive. Ora voglio essere protagonista anche nei momenti chiave e farò di tutto per arrivare al titolo».Gli 85 punti segnati (4/18 da3, 15/24 da1) rappresentano una rarità per Oklahoma, che durante la stagione ha perso sette sulle nove volte in cui non è riuscita a varcare quota 90.
«È stato frustrante - ammette Kevin Durant -, perché abbiamo sprecato un vantaggio considerevole. Le penalità ci hanno sottratto i tiratori dalla lunga distanza e non mi piace assistere alla contesa da fuori (quarto fallo, discutibile, commesso nel terzo periodo)». KD chiude con 25 punti (11/19 e 6 rimbalzi), ma negli ultimi 12’ (4 punti a referto) non incide come al solito. Dalla panchina James Harden (0/4 da3, 6 assist, 6 rimbalzi) non fa la differenza sul perimetro, mentre il veterano Fisher (9 punti, 2/3 da3) prova a guastare la festa agli Heat. Il discusso Westbrook (19 punti, 5 rimbalzi, 4 assist) gioca la sua pallacanestro, carratterizzata dalla corsa e dall'atletismo, e non digerisce la gestione di Brooks.
La partita. Miami parte forte con le schiacciate di Wade e Bosh attaccando con continuità il ferro, 10-4 al 5’. Oklahoma, memore del 18-2 di gara due, si affida alla coppia Durant-Westbrook (12 punti complessivamente) per non farsi travolgere, 26-20 al 12’. Nella seconda frazione una splendida tripla mancina di Fisher firma il -1 e Perkins conquista a rimbalzo i liberi del sorpasso, 35-36 al 16’. Battier si scalda sul perimetro (2/2 da3), ma Westbrook risponde subito, 47-46 al 24’. James tocca già i 16 punti. Al rientro dall’intervallo lungo OKC piazza un break di 18-7 trascinata da super Durant (8 punti in 7’) e da Fisher che garantisce minuti di qualità, 54-64 al 31’. Battier guadagna tre viaggi in lunetta (13/14 da1 nel quarto per gli Heat) come il comprimario Jones, e a 52” dalla terza sirena James infila la tripla del contro sorpasso, 69-67 al 36’. A 7’32 dalla conclusione Harden dà l’ultimo vantaggio ai Thunder, 76-77. James e Wade realizzano 13 degli ultimi 15 punti di Miami, 86-79 a -2’19. Ma il numero 3, come nel minuto finale della sfida precedente, si fa rubare un pallone prezioso da Sefolosha e Westbrook riapre tutto, 86-85 a -1’30, per poi sbagliare la tripla del pareggio, 88-85. A 16” dall’epilogo Harden difende bene su James, ma gli arbitri sanzionano, più che generosamente, un contatto per il libero della sicurezza.
Finale Nba
Oklahoma City Thunder-Miami Heat 105-94
Oklahoma City Thunder-Miami Heat 96-100
Miami Heat-Oklahoma City Thunder 91-85
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