mercoledì 30 maggio 2012

Golden Gala, la sfida di Powell: "Sono qui per vincere"

http://www.ilmessaggero.it/sport/altrisport/golden_gala_e_la_notte_delle_stelle_powell_bolt_io_sono_qui_per_vincere/notizie/199422.shtml
 
di Gabriele Santoro

ROMA – Quando per anni sei abituato ad essere il numero uno al mondo, risulta complicato accontentarsi del secondo posto. Asafa Powell, capace di andare 78 volte sotto i 10” e padrone della velocità dal 2005 fino all’avvento del fenomeno Bolt, ormai ha imparato a dribblare il termine di paragone del connazionale e accende la vigilia del Golden Gala.

«Non sono qui per pensare a Bolt
, ma per disputare la mia gara. È ovvio che il mio obiettivo sia vincere, a prescindere da chi mi trovo a fianco. Il tempo? Non si possono fare previsioni: certo se Usain si prefigge i 9”70 occorre superare quella soglia». Nei confronti diretti il bilancio recita un impietoso 10-1, ma nella scorsa edizione Powell ha perso per soli 2 centesimi di secondo (9"93 a 9"91) contro un Bolt all’esordio stagionale. Quest’anno il giamaicano, molto religioso e musicista per hobby, ha sfiorato (-1 cent dai 9”88 dello spavaldo Gatlin) il successo nella prima tappa della Diamond League a Doha, per poi rifarsi sotto la pioggia di Shangai con il cronometro fermato a 10”02.

Lo sprinter
ha un rapporto speciale con la città di Roma (si tratta della nona partecipazione al meeting capitolino) ed è un beniamino del pubblico dell’Olimpico grazie all’innata simpatia e cordialità. «Mi trovo sempre a mio agio qui - sottolinea Powell - e ottengo ottime prestazioni. Del vostro Paese si possono amare tante cose: la disponibilità e l'accoglienza delle persone, la cultura e la gastronomia. E poi splende il sole. L’unico problema è che non parlo l’italiano».

La sfida dei cento metri
è la più attesa di giovedì sera (lo start previsto alle 21.38) con Bolt favorito d'obbligo: «Mi interessa correre forte e far gioire la gente che verrà allo stadio per me». Il candidato al ruolo di miglior attore non protagonista è il francese Christophe Lemaitre. Il velocista bianco, campione europeo a Barcellona sulle distanze dei 100-200 e staffetta 4x100 e bronzo mondiale a Daegu sui 200, dopo aver abbattuto la barriera simbolica dei 10” ha attirato l’attenzione mediatica e non si nasconde. «Affronterò una corsa di grande interesse: ci sono quasi tutti i migliori interpreti della specialità. Il terzo appuntamento della Diamond League sarà un test (10”45 il personale dell’anno, 10” al G.G. 2011) per valutare la mia condizione con il pensiero rivolto all’Olimpiade». E Lemaitre rievoca il record storico stabilito sui 200m da Pietro Mennea nel 1979: «A Londra difficilmente potrò gareggiare su tutti i fronti, ma ritengo che quel tempo possa essere migliorato». Il quarto asso è il trentaseienne Kim Collins, mito delle Isole Saint Kitts e Nevis, ironico come d’abitudine: «Con avversari di questo calibro servirà spingere: realizzerò un 9”50, se è necessario per battere Bolt»!

Le stelle dell’atletica nella Capitale. A calcare la pista dell'Olimpico saranno dodici medaglie d’oro dell’ultimo mondiale: Usain Bolt, David Greene, Ezekiel Kemboi, Jesse Williams, Pawel Wojciechowski, Robert Harting, Mariya Savinova, Vivian Cheruiyot, Lashinda Demus, Olha Saladukha, Valerie Adams e Maria Abakumova.

Nei 3000m siepi sventola la bandiera del Kenya con Ezekiel Kemboi, all’esordio annuale, e il rivale Paul Koech, che a Doha ha già incantato con il tempo di 7:56.58. Da seguire il salto in alto maschile con i campioni del mondo indoor e outdoor Jesse Williams e il greco Chondrokoukis, insieme ai russi Ukhov e Dmitrik, mentre tra gli azzurri spicca Silvano Chesani.

Il britannico David Greene apre a Roma la caccia all’oro olimpico sui 400m ostacoli. Il salto con l'asta vedrà opposti tanti possibili vincitori: il polacco Wojciechowski reduce dall’exploit di Daegu, l’australiano Hooker, il francese Lavilliene, la coppia tedesca Otto-Mohr e ci proveranno anche Gibilisco e Stecchi. Per il disco uomini sono in lizza lo statunitense bicampione mondiale Harting, il polacco Malachowski e l'estone Kanter medaglia d'oro a Pechino.

Nel triplo donne il tifo dell’Olimpico sarà puntato tutto su Simona La Mantia. Da osservare anche l’altra azzurra Marzia Caravelli, che ha appena ottenuto il record italiano nei 100m ostacoli. In chiave nazionale alle 22.13 e 22.23 le staffette maschili della 4x100 e 4x400.

Negli 800m donne correrà l’oro di Pechino Pamela Jelimo con la discussa sudafricana Caster Semenya. Nei 5000m, distanza più lunga della serata, sarà derby al femminile Kenya-Etiopia con la campionessa olimpica Meseret Defar e la kenyota Vivian Cheyurot. Nei 100 metri donne le giamaicane Kerron Stewart e Shelly-Ann Fraser si contenderanno il successo. Nel peso e nel giavellotto in rosa protagoniste rispettivamente Adams e Ostapchuk; la ceca Spotakova e l’Abakumova (71.99 a Daegu).

Giovedì si comincerà nel primo pomeriggio, dalle 14.30, con il Palio dei Comuni (12x200 riservata agli studenti delle scuole medie inferiori provenienti da tutta Italia), mentre la gara d'apertura è in programma alle 18.15 con il getto del peso.

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