mercoledì 16 maggio 2012

L'impresa di Ivkovic: l'Olympiacos spegne le stelle del Cska e conquista l'Eurolega

http://www.ilmessaggero.it/sport/basket/basket_rivincita_della_grecia_in_europa_olympiakos_campione/notizie/196007.shtml

di Gabriele Santoro

ROMA – Un Olympiacos stupendo compie il miracolo a Istanbul e consegna alla storia della pallacanestro una partita incredibile.

La squadra forgiata nel gioco e nell’anima dal sapiente condottiero serbo Dusan Ivkovic risale dal -19 contro lo stellare e ricchissimo Cska Mosca di Andrei Kirilenko e con un tiro a 0.7” dalla sirena conquista, 61-62, la seconda Eurolega della propria storia.

Eroe Printezis. Nella bolgia ateniese della Sinan Erdem Arena l’eroe è il greco Georgios Printezis: sul 61-60, dopo il doppio errore dalla lunetta del navigato Siskauskas, l’ala pivot trova lo spazio per la parabola che si infila nella retina e scatena la gioia biancorossa. L’Olympiacos non vinceva il trofeo che più conta in Europa dal lontano 1997 a Roma, quando in panchina sedeva lo stesso Ivkovic. Per il coach della grande “Jugo” dei "fratelli" Drazen Petrovic e Vlade Divac si tratta del meritato coronamento di una carriera straordinaria. I Reds hanno meno centimetri, talento ed esperienza, ma giocano da squadra vera, capace di non disunirsi anche nel momento più difficile. L'esempio lo dà il lungo atipico Kyle Hines (ex Veroli in Legadue), che anche quando gira a vuoto non smette di lottare.

La corazzata russa. Allestita senza badare a spese con un quintetto base inavvicinabile (Teodosic-Siskauskas-Kirilenko-Khryapa-Krstic), è un fallimento senza precedenti. Dopo l’era Ettore Messina (due Eurolega vinte con il Cska) la squadra dell’Armata Rossa non è più riuscita a vincere nulla. Mosca domina la finale per 28’, 53-34, prima di scomparire letteralmente dal parquet (8 punti segnati nell’ultima frazione). Mantzaris dà sostanza a un parziale devastante di 14-0, che ridisegna l’andamento della partita che sembrava già inciso nelle statistiche all’intervallo lungo (40-4 nella valutazione per il Cska, 7/24 al tiro e 13 palle perse per i Reds).

Il play Teodosic. (15 punti, 4/9 da3), fino a quel momento fantastico, va in confusione e le perse aumentano anche per i moscoviti (16 al 30’). Printezis (autore di 10 punti nell'ultimo quarto) firma il -3, 55-52 al 36’, ma il rientro di Kirilenko (12 punti, 10 rimbalzi, 25 di valutazione) argina la rimonta, 60-55 al 38’. Teodosic forza soluzioni incomprensibili, spreca un possesso fondamentale e spende falli inutili. Il coraggioso Papanikolau (18 punti, 5/5 al tiro), classe ’90, incornicia una partita perfetta con i liberi del -1, 61-60 a 10” dall’epilogo. Ivkovic ordina ovviamente il fallo sistematico e il gelido Siskauskas trema con il decisivo 0/2. Papanikolau strappa il rimbalzo, Spanoulis (15 punti) spinge la transizione e Printezis (12 punti) confeziona l’apoteosi.

I numeri. Il Cska controlla i rimbalzi (33-27), chiude con il 53% da2 e il 37% da3 perdendo 22 palloni. L'Olympiakos viaggia con il 42% da2, il 36% da3 e il pessimo 16/27 ai liberi, che alla fine dei conti non incide.

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