http://www.ilmessaggero.it/sport/basket/basket_denver_ko_con_i_lakers_gallinari_dice_addio_ai_playoff/notizie/195731.shtml
di Gabriele Santoro
ROMA
– Metta World Peace, l’uomo giusto per le occasioni speciali, conferma
la legge dello Staples Center: in casa i Los Angeles Lakers non
perdonouna gara sette dal 1969 (106-108 per i Boston Celtics). Denver
cede, 96-87, dopo essere riemersa da un pesantissimo -16 (62-46 a metà
del terzo quarto) grazie all’energia di Ty Lawson (24 punti, 11/19 al
tiro, 6 assist). La squadra californiana attua le mosse necessarie a
rendere inefficace il sistema di gioco degli avversari e sfrutta i suoi
punti di forza.
Il corri e tira in transizione dei Nuggets non funziona (inutile anche la carta del quintetto piccolo), mentre uno splendido Gasol (23 punti, 17 rimbalzi) e un solido Bynum (16 punti, 18 rimbalzi, 6 stoppate) tornano a fare la differenza (16 rimbalzi in più rispetto a gara sei) sotto canestro. Lo spagnolo lotta per e con Bryant (17 punti, 8 assist), in versione inedita da comprimario, che si gode l’amico ritrovato. «Avevamo le spalle al muro e serviva aggressività. Abbiamo attaccato bene nell'area colorata e combattuto su ogni singola palla», dice Gasol. Ma il vero salto di qualità lo dà World Peace (15 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperi, +18 di plus/minus): linguaggio del corpo inimitabile, da attore consumato che ne ha viste tante (come non ricordarsi dello show in gara 7 per l’ultimo anello vs Boston) e adora indossare i panni del salvatore della patria, redento dopo la maxi squalifica di sette turni.
L’ala-pivot offre agonismo, difesa e quella dose di canestri “ignoranti” che risolvono le partite. Fondamentale anche l’apporto di Steve Blake (19 punti, 5/5 da3), che garantisce pericolosità dal perimetro e disputa la migliore partita in carriera. «Stasera lo odio, ma in generale lo amo come giocatore», ironizza George Karl. Mike Brown tira un sospiro di sollievo e scaccia i fantasmi del licenziamento, pronosticato da Magic Johnson e smentito dalla franchigia. «Metta è stato mostruoso con delle giocate elettrizzanti», sintetizza Brown. Ora si pensa già a lunedì e alla semifinale contro Oklahoma e il fenomeno Kevin Durant.
Denver incassa l’ottava eliminazione al primo turno dei playoff negli ultimi nove anni. Gallinari (3 punti, 1/9 dal campo, 4 palle perse), spento come Miller (3 punti, 1/10) dalla marcatura di World Peace, stecca come i giovani Faried (6 punti, -19 di plus/minus) e Mozgov cancellati dallo strapotere della coppia Bynum-Gasol. Harrington (24 punti) ci prova. Coach Karl ha forgiato un gruppo dall’identità precisa, che gioca una pallacanestro piacevole. Mancano solo l’esperienza e una stella in grado di uscire dagli schemi, quando questi non producono risultati. «Sono orgoglioso della prova dei miei ragazzi. Ha prevalso la loro taglia fisica sulla nostra velocità. Gli abbiamo fatto sbagliare abbastanza tiri per sperare di vincere, ma senza il controllo dei rimbalzi...», sottolinea Karl.
I numeri. Los Angeles ritrova il tiro dalla lunga distanza (11/24 da3) e presenza nell’area (14 stoppate); si passa la palla (22 assist) e recupera 10 palloni. Denver al contrario smarrisce qualità e precisione con un deficitario 33% dal campo (7/26 da3) perdendo per frenesia 18 palloni.
La partita. Coach Brown vara il quintetto pesante: subito dentro il rientrante World Peace con i discussi Bynum e Gasol. I due avvertono l’urgenza del riscatto e partono aggressivi: Drew schiaccia, Pau accarezza la retina, 6-2 al 2’. Ty Lawson (9 punti), assistito da Afflalo, non si intimidisce e punisce ogni centimetro concesso dalla difesa losangelina, 18-22 all’8’. Dalla panchina si alza un Blake incisivo, che scalda lo Staples con due triple, 30-27 al 13’. I Nuggets non riescono a correre e quando non costruiscono un tiro nei secondi iniziali dell’azione(0 punti in contropiede) crollano le percentuali di realizzazione (38% al secondo intervallo). Gallinari si spende sull’altruista Bryant, mentre l’illuminante Gasol (11 punti) e Blake (11 punti, 3/3 da3) creano il primo break importante, 38-31. Afflalo ricuce lo strappo con l’unico squillo del “Gallo”, 42-40, ma il catalano (7 rimbalzi) non trova ostacoli, 48-42 al 24’. «Dobbiamo essere quello che siamo: dov’è finito il nostro basket? Voglio semplicità: difesa, rimbalzo e corriamo», richiama George Karl.
I gialloviola hanno però un’altra intensità e al rientro dall’intervallo lungo piazzano un parziale di 18-4 in 5’ con le triple di World Peace (1/6 dal campo nelle prime due frazioni), innescato sapientemente (16 assist e solo 4 perse per LA) da Bryant, 62-46. Harrington toglie Denver dall’angolo e Lawson spaventa lo Staples: i Nuggets quando si distendono in transizione fanno davvero paura. Il play è l’anima di una rimonta sontuosa, 22-6 di break per il 68-68, con 13 punti in 4’. Harrington raccoglie un assist di Miller per la tripla dell’allungo, 69-73 al 37’. Denver paga lo sforzo mentale e si spegne (5 punti segnati in 7’) proprio nel momento di inerzia favorevole. World Peace e Blake alzano ulteriormente il tono agonistico della contesa, prendendosi la semifinale con tre tiri consecutivi dalla lunga distanza, 83-78. Gasol ribadisce il dominio personale con 5 rimbalzi offensivi di fila. Bryant mette il sigillo: palleggio in isolamento, passo indietro e tripla della sicurezza, 92-84 a 48” dalla sirena, malgrado la guardia serrata di Afflalo.
Tabellone Playoff Nba , risultati primo turno:
Est Conference: Chicago Bulls-Philadelphia 76ers 1-4; Boston Celtics-Atlanta Hawks 4-2; Indiana Pacers-Orlando Magic 4-1; Miami Heat-New York Knicks 4-1.
Ovest Conference: San Antonio Spurs-Utah Jazz 4-0; Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 3-3; Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 4-3; Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 4-0.
Semifinali, Est: Boston Celtics-Philadelphia 76ers 1-0; Miami Heat-Indiana Pacers. Ovest: San Antonio Spurs-(vincente Clippers-Grizzlies); Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers.
Il corri e tira in transizione dei Nuggets non funziona (inutile anche la carta del quintetto piccolo), mentre uno splendido Gasol (23 punti, 17 rimbalzi) e un solido Bynum (16 punti, 18 rimbalzi, 6 stoppate) tornano a fare la differenza (16 rimbalzi in più rispetto a gara sei) sotto canestro. Lo spagnolo lotta per e con Bryant (17 punti, 8 assist), in versione inedita da comprimario, che si gode l’amico ritrovato. «Avevamo le spalle al muro e serviva aggressività. Abbiamo attaccato bene nell'area colorata e combattuto su ogni singola palla», dice Gasol. Ma il vero salto di qualità lo dà World Peace (15 punti, 5 rimbalzi, 4 recuperi, +18 di plus/minus): linguaggio del corpo inimitabile, da attore consumato che ne ha viste tante (come non ricordarsi dello show in gara 7 per l’ultimo anello vs Boston) e adora indossare i panni del salvatore della patria, redento dopo la maxi squalifica di sette turni.
L’ala-pivot offre agonismo, difesa e quella dose di canestri “ignoranti” che risolvono le partite. Fondamentale anche l’apporto di Steve Blake (19 punti, 5/5 da3), che garantisce pericolosità dal perimetro e disputa la migliore partita in carriera. «Stasera lo odio, ma in generale lo amo come giocatore», ironizza George Karl. Mike Brown tira un sospiro di sollievo e scaccia i fantasmi del licenziamento, pronosticato da Magic Johnson e smentito dalla franchigia. «Metta è stato mostruoso con delle giocate elettrizzanti», sintetizza Brown. Ora si pensa già a lunedì e alla semifinale contro Oklahoma e il fenomeno Kevin Durant.
Denver incassa l’ottava eliminazione al primo turno dei playoff negli ultimi nove anni. Gallinari (3 punti, 1/9 dal campo, 4 palle perse), spento come Miller (3 punti, 1/10) dalla marcatura di World Peace, stecca come i giovani Faried (6 punti, -19 di plus/minus) e Mozgov cancellati dallo strapotere della coppia Bynum-Gasol. Harrington (24 punti) ci prova. Coach Karl ha forgiato un gruppo dall’identità precisa, che gioca una pallacanestro piacevole. Mancano solo l’esperienza e una stella in grado di uscire dagli schemi, quando questi non producono risultati. «Sono orgoglioso della prova dei miei ragazzi. Ha prevalso la loro taglia fisica sulla nostra velocità. Gli abbiamo fatto sbagliare abbastanza tiri per sperare di vincere, ma senza il controllo dei rimbalzi...», sottolinea Karl.
I numeri. Los Angeles ritrova il tiro dalla lunga distanza (11/24 da3) e presenza nell’area (14 stoppate); si passa la palla (22 assist) e recupera 10 palloni. Denver al contrario smarrisce qualità e precisione con un deficitario 33% dal campo (7/26 da3) perdendo per frenesia 18 palloni.
La partita. Coach Brown vara il quintetto pesante: subito dentro il rientrante World Peace con i discussi Bynum e Gasol. I due avvertono l’urgenza del riscatto e partono aggressivi: Drew schiaccia, Pau accarezza la retina, 6-2 al 2’. Ty Lawson (9 punti), assistito da Afflalo, non si intimidisce e punisce ogni centimetro concesso dalla difesa losangelina, 18-22 all’8’. Dalla panchina si alza un Blake incisivo, che scalda lo Staples con due triple, 30-27 al 13’. I Nuggets non riescono a correre e quando non costruiscono un tiro nei secondi iniziali dell’azione(0 punti in contropiede) crollano le percentuali di realizzazione (38% al secondo intervallo). Gallinari si spende sull’altruista Bryant, mentre l’illuminante Gasol (11 punti) e Blake (11 punti, 3/3 da3) creano il primo break importante, 38-31. Afflalo ricuce lo strappo con l’unico squillo del “Gallo”, 42-40, ma il catalano (7 rimbalzi) non trova ostacoli, 48-42 al 24’. «Dobbiamo essere quello che siamo: dov’è finito il nostro basket? Voglio semplicità: difesa, rimbalzo e corriamo», richiama George Karl.
I gialloviola hanno però un’altra intensità e al rientro dall’intervallo lungo piazzano un parziale di 18-4 in 5’ con le triple di World Peace (1/6 dal campo nelle prime due frazioni), innescato sapientemente (16 assist e solo 4 perse per LA) da Bryant, 62-46. Harrington toglie Denver dall’angolo e Lawson spaventa lo Staples: i Nuggets quando si distendono in transizione fanno davvero paura. Il play è l’anima di una rimonta sontuosa, 22-6 di break per il 68-68, con 13 punti in 4’. Harrington raccoglie un assist di Miller per la tripla dell’allungo, 69-73 al 37’. Denver paga lo sforzo mentale e si spegne (5 punti segnati in 7’) proprio nel momento di inerzia favorevole. World Peace e Blake alzano ulteriormente il tono agonistico della contesa, prendendosi la semifinale con tre tiri consecutivi dalla lunga distanza, 83-78. Gasol ribadisce il dominio personale con 5 rimbalzi offensivi di fila. Bryant mette il sigillo: palleggio in isolamento, passo indietro e tripla della sicurezza, 92-84 a 48” dalla sirena, malgrado la guardia serrata di Afflalo.
Tabellone Playoff Nba , risultati primo turno:
Est Conference: Chicago Bulls-Philadelphia 76ers 1-4; Boston Celtics-Atlanta Hawks 4-2; Indiana Pacers-Orlando Magic 4-1; Miami Heat-New York Knicks 4-1.
Ovest Conference: San Antonio Spurs-Utah Jazz 4-0; Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 3-3; Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 4-3; Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 4-0.
Semifinali, Est: Boston Celtics-Philadelphia 76ers 1-0; Miami Heat-Indiana Pacers. Ovest: San Antonio Spurs-(vincente Clippers-Grizzlies); Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers.
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